Disponibile, cordiale, sempre pronta ad alleggerire le situazioni lavorative più pesanti. Da 30 anni una colonna del Tribunale cittadino, un punto di riferimento per giudici, avvocati e per l’utenza.
Proprio per questo a salutare il fine carriera di Rita Albertini erano in tanti, nella giornata di lunedì 30 ottobre. Dell’ufficio esecuzioni, dove ha svolto il ruolo di funzionario giudiziario, e non. Con il pizzico di commozione che ci vuole per una bella avventura che si conclude.
Era il maggio del 1990, infatti, quando l’allora 34enne Rita si trasferì dal Tribunale di Macerata, dove aveva iniziato il suo percorso lavorativo dopo la laurea in giurisprudenza, a quello di Ascoli. Da quel momento in poi si è fatta apprezzare per le qualità umane, la pazienza, il savoir faire nel contatto col pubblico e per la capacità di mediare, di ricucire. Doti rare che Rita può vantare anche nella vita privata, come confermano l’affezionato marito Stefano Babini e la figlia Ilaria.
Oggi, a 67 anni, ecco dunque l’agognato momento del pensionamento. A portare i rallegramenti, anche la presidente di sezione Alessandra Panichi, in vece del presidente del Tribunale Luigi Cirillo, e gli ultimi due presidenti dell’Ordine degli Avvocati: Tommaso Pietropaolo e Paolo Travaglini. Tutti concordi nel ribadire che, da adesso, la solerzia di Rita mancherà.
Oltre a loro, la neo pensionata ha voluto salutare con calore anche il giudice Simona D’Ottavi, con cui ha collaborato negli ultimi anni. Ricordando come la passione, l’attaccamento e l’amore per il proprio lavoro possono fare la differenza. Sempre.
Lu. Ca.
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