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Incarichi in Comune, Barlocci e De Vecchis: «La nuova assunzione ci costerà quasi 115.000 euro»

SAN BENEDETTO - I due consiglieri di minoranza contestano l'opportunità dell'operazione: «C'è veramente bisogno di altro marketing in questa Amministrazione? E con quali risultati? Ci sembra che la comunicazione sia peggiorata»
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Luciana Barlocci e Giorgio De Vecchis

 

di Giuseppe Di Marco

 

«La segreteria del sindaco si è fornita di un ulteriore elemento: un incarico che scadrà a fine mandato e che di conseguenza ci costerà quasi 115.000 euro in più. Era necessario?» Sono ancora Luciana BarlocciGiorgio De Vecchis a contestare l’opportunità di un nuovo incarico deciso dall’Amministrazione comunale in una delle più recenti riunioni di giunta.

 

«L’elemento in questione già c’era – spiega Barlocci – era stato assunto con contratto interinale tramite l’agenzia Manpower. Prima ancora, dal 2018 fino al maggio 2023, era stata dipendente di Linea Ufficio. Alla vigilia delle elezioni comunali ha seguito la campagna elettorale della coalizione che avrebbe vinto le elezioni. Con una recente determina, la dottoressa assunta tramite categoria C ora viene assunta a tempo determinato presso la segreteria del sindaco con un inquadramento di funzionario dall’elevata qualificazione, livello D. L’incarico è fiduciario, anche se l’attuale staff, a ben vedere, è senza precedenti: c’è un addetto stampa fino a fine mandato, un addetto alla comunicazione, un capo di gabinetto e due segretarie. Questa figura ci costerà, fino al 20 ottobre 2026, 114.470mila euro. E tutto per curare l’immagine del sindaco?»

 

La consigliera precisa che l’operazione rimane nell’alveo della legalità: «La scelta di cui stiamo parlando sta nelle facoltà del sindaco. L’incarico è regolare e nessuno può obiettare nulla, tuttavia lascia dei dubbi, perché una figura che gode della massima fiducia del sindaco lavora per cinque anni in una ditta, poi se ne va e per 14 giorni lavora in un’azienda di comunicazione fino a metà giugno. Il 15 giugno prende servizio nel Comune di San Benedetto. Inoltre si era detto che la necessità di tamponare la situazione in segreteria era momentanea. Infine, voglio ricordare che il servizio mense è stato esternalizzato».

 

«C’è veramente bisogno di marketing in Comune? – aggiunge De Vecchis – Nonostante l’implementazione di tutte queste spese, mi pare che la comunicazione sia peggiorata. Il 31 ottobre è scaduta la rottamazione delle cartelle comunali, ma questa cosa è stata adeguatamente pubblicizzata? Eppure ci sono fior di esperti in comune. Cosa devono pensare i cittadini? Che tutta la capacità imprenditoriale di Linea Ufficio è stata trasfusa in Comune? E poi questa persona che curriculum ha? Di solito si danno incarichi a figure iscritte negli albi professionali. Come si giudica questa vicenda dal punto di vista morale?»


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