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Papa Francesco loda la marineria sambenedettese per il progetto “A Pesca di Rifiuti”

SAN BENEDETTO - «A me piace parlare dei pescatori di San Benedetto del Tronto - ha detto il pontefice - Bravi ragazzi, che pescano tonnellate di plastica, perdendo soldi per sistemare il mare»
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La marineria sambenedettese lodata ancora una volta da Papa Francesco per il progetto “A Pesca di Plastica”

 

di Giuseppe Di Marco

 

«A me piace parlare dei pescatori di San Benedetto del Tronto. Bravi ragazzi, che pescano tonnellate di plastica, perdendo soldi per sistemare il mare». E’ con queste parole che Papa Francesco, due giorni fa al Tg1, è tornato ad elogiare la marineria sambenedettese per l’attenzione dimostrata nella cura dell’ecosistema marino.

 

Il pontefice si riferisce al progetto europeo “Clean Sea Life”,  che organizzò nel 2018, 2019 e 2020 eventi “A pesca di rifiuti” in quattro porti pilota italiani tra cui San Benedetto. In particolare, nel 2019, la sperimentazione fu attuata inizialmente da dieci motopesca e subito dopo estesa all’intera flotta a strascico della Riviera, 40 imbarcazioni.

 

Inizialmente prevista per il mese di maggio, l’iniziativa proseguìfino alla naturale scadenza del protocollo d’intesa e portò al recupero di circa 20 tonnellate di rifiuti. Anche per il successo di questa attività la Commissione Europea ha recentemente premiato il progetto Clean Sea Life come miglior progetto ambientale, progetto che è risultato anche il più votato dai cittadini europei e che venne preso a cuore da Papa Francesco il quale, dopo aver ricevuto in udienza i pescatori sambenedettesi in Vaticano, ebbe modo di elogiare espressamente la marineria sambenedettese per quest’opera di alto valore ambientale nel corso della sua famosa intervista alla trasmissione “Che tempo che fa”. E la storia, a volte, si ripete.

 

«È stata una bellissima esperienza di sinergia fa istituzioni – ha spiegato il cappellano del porto Don Giuseppe Giudicidel progetto hanno fatto parte l’Autorità Portuale, il Comune, la Diocesi e la società Picenambiente. I pescatori si sono dimostrati da subito entusiasti, io mi sono occupato molto volentieri del coordinamento. Il gruppo ha subito fatto squadra, interiorizzando il progetto. Molti di loro sono andati avanti anche quando le telecamere si sono spente. Alcune barche continuano a portare rifiuti settimanalmente, ma penso che la cosa più importante sia stata la presa di coscienza da parte dei pescatori: nessuno di loro oramai butta a mare rifiuti e fanno la differenziata».

 

Oggi, i pescatori sambenedettesi traggono a riva quasi 1,5 tonnellate di rifiuti a settimana.


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