di Giuseppe Di Marco
Parco Marino del Piceno, la Riviera fa passi avanti. Da un incontro andato in scena a fine ottobre si è costituito il tavolo scientifico permanente per esaminare ogni aspetto della complessa tematica.
Il 28 ottobre, alla sala convegni del Museo del Mare, l’associazione dei promotori ha invitato vari esperti proventi dalle università e centri di ricerca delle Marche per valutare, alla presenza di rappresentanti istituzionali dei Comuni costieri, la complessità dello stato di sofferenza attuale del nostro mare e dei possibili scenari futuri dovuti al peggioramento degli equilibri ambientali.
Erano presenti biologi marini, geologi marini, ecologi, geologi, climatologi, esperti in scienza della pesca e pianificazione dello spazio marino, gestori e pianificatori di aree protette, ecoturismo, divulgazione e comunicazione sulla sostenibilità, esperti nella normativa comunitaria e nazionale. Figure professioni provenienti dall’Università Politecnica delle Marche, dall’Università di Camerino, dal Cnr di Ancona, Legambiente, Slowfood.
Nell’incontro, dopo uno scambio di conoscenze ed esperienze si è deciso di costituire un tavolo scientifico permanente di confronto e di integrazione delle informazioni scientifiche. «Uno scambio di informazioni assolutamente indispensabile – scrivono i riferenti del comitato promotore – per un approccio organico ed integrato alle problematiche ambientali, analogamente a come di fronte a malattie complesse in qualsiasi ospedale si procede ad un consulto con vari specialisti per una valutazione interdisciplinare delle stesse». Nell’incontro si è ribadito che il metodo scientifico è l’unico strumento che l’uomo ha a disposizione per prevedere il prossimo futuro e per trovare strumenti tecnici appropriati ad affrontarlo.
I promotori del Parco Marino del Piceno hanno apprezzato molto il contributo degli esperti condividendo la consapevolezza che «in un contesto di continuo cambiamento, non sono più sufficienti le singole esperienze o competenze e che la rinuncia al metodo scientifico equivarrebbe al ritorno ai sistemi di previsione degli antichi romani che per anticipare il futuro osservavano ed interpretavano il volo degli uccelli oppure all’affrontare una malattia rivolgendosi ad una veggente anziché andare in ospedale».
L’organismo a cui si è dato vita avrà inoltre lo scopo di informare i cittadini sullo sviluppo delle conoscenze scientifiche e di confutare ogni informazione non fondata su dati certi. Gli esperti presenti si sono inoltre resi disponibili a lavorare insieme ai pescatori al fine di trovare soluzioni tecniche per una pesca sostenibile.
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