Contributo affitti, Novelli: «Con noi il doppio dei sostegni rispetto alla precedente Amministrazione»

Domenico Novelli

di Giuseppe Di Marco

Botta e risposta. Dopo l’attacco su contributo affitti e aumento Tari da parte della consigliera Emanuela Carboni, è Domenico Novelli a difendere l’operato dell’Amministrazione comunale, confrontandolo con quanto fatto nel corso del precedente mandato sui medesimi punti.

«Mi sembra opportuno ricordare – risponde il consigliere del Centro Civico Popolare – ciò che forse la consigliera Carboni ha dimenticato o non ricorda degli anni in cui ha governato la città, ossia che non è stato fatto nessun bando affitti nel 2017 e nel 2018 e per gli anni successivi, 2019 e 2020, sono stati stanziati un totale di 100.000 euro (50.000 per ciascun anno) pari a quello che la nostra Amministrazione ha stanziato in un solo anno».

Novelli sottolinea come questo tipo di sostegno, dal 2021, sia accresciuto: «Grazie al raddoppio dei fondi stanziati dalla nostra Amministrazione per gli anni 2021 e 2022 si è riusciti ad aumentare notevolmente anche il contributo del governo fino ad arrivare, l’anno scorso, alla cifra complessiva di 720.000 euro che ha dato sollievo a ben 623 nuclei familiari pari a quasi il doppio di quelli che usufruivano del contributo negli anni in cui la Carboni era assessore al sociale».

Per il 2023, però, Palazzo Chigi non ha previsto fondi per il contributo affitti. «Quest’anno il governo nazionale ha deciso di tagliare completamente i fondi per questa misura – prosegue il consigliere di maggioranza . ma la nostra Amministrazione, già nei giorni scorsi tramite l’assessore Andrea Sanguigni, ha fatto presente che circa 250.000 euro verranno stanziati per andare incontro alle famiglie più in difficoltà».

Conclude Novelli: «Rispetto al contributo stanziato dalla nostra Amministrazione per attenuare gli aumenti della Tari, che hanno colpito tutti i comuni della Provincia nel corso dell’anno 2023, ricordo che quel provvedimento porterà risparmi a circa 5.492 nuclei familiari e prevede tra l’altro l’esenzione totale (fino ad un massimo di 2.000 euro per attività) per le attività dell’imprenditoria femminile e dell’imprenditoria giovanile (di età inferiore ai 35 anni) aperte nel corso dell’anno 2023».