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“Ciarrocchi” verso l’affidamento per 30 anni alla Samb: «Sarà uno degli impianti migliori della zona»

SAN BENEDETTO - Incontro tra Comune e referenti della società. Parla la moglie del presidente Massi, il notaio Maria Elisa D'Andrea: «Si interverrà per i nuovi spogliatoi, la biglietteria, ingressi separati, servizi igienici e un altro campo». In Consiglio Comunale a dicembre, si spera di accedere al Credito Sportivo. Per il "Riviera", al momento, tutto tace
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Un allenamento della Samb con la Tribuna del Ciarrocchi vuota a causa dell’interdizione all’ingresso, foto US Sambenedettese

 

di Pier Paolo Flammini

 

Avanti col “Ciarrocchi”, “Riviera” in attesa (per ora): è questo il succo dell’incontro che si è svolto questa mattina, giovedì 9 novembre, tra dirigenti e funzionari del Comune e una delegazione della U.S. Sambenedettese, rappresentata dalla moglie del presidente Vittorio Massi, il notaio Maria Elisa D’Andrea.

 

Come anticipato già nei giorni scorsi dal vicesindaco Tonino Capriotti, nel confronto si è toccato unicamente il tema del campo sportivo del Porto d’Ascoli: «Stiamo procedendo davvero molto bene su questo tema – precisa proprio Maria Elisa D’Andrea, stemperando così alcuni attriti che sembravano sorgere almeno sul tema del “Riviera delle Palme” – Speriamo di fare tutto entro dicembre, per avere poi il passaggio in Consiglio Comunale e poter avviare al più presto i lavori».

 

Si tratta di investimenti corrispondenti a un affidamento diretto per 30 anni: la U.S. Samb presenterà un progetto e uno studio di fattibilità, poi i tecnici passeranno alla definizione puntuale del progetto esecutivo. Gli interventi sono notevoli.

 

«Non riguardano solo la tribuna da mettere a norma per gli spettacoli – precisa sempre D’Andrea – Il calcio oggi è qualcosa di diverso rispetto anche a vent’anni fa. Dobbiamo realizzare una infermeria, migliorare gli spogliatoi esistenti, aggiungere lo spogliatoio per disabili. Il calcio oggi è uno sport per tutti i generi e per tutte le età, dunque servirà la realizzazione di nuovi spogliatoi anche per le frequentatrici femminili oltre che per gli arbitri donna. Inoltre, per evitare promiscuità anche tra un bambino di 5 anni e un ragazzo di 17, occorrerà differenziare gli spogliatoi anche per età».

 

Inoltre si dovrebbe realizzare un nuovo campo, sempre per il settore giovanile (il “Ciarrocchi” è adesso il punto di riferimento per i giovani della Samb), anche per garantire a tutti i bambini e ragazzi turni di allenamento congrui, considerando il grande numero di iscrizioni, aumentato con la denominazione U.S. Sambenedettese. Dovrà essere realizzato in prossimità dell’attuale tribuna.

 

L’obiettivo finale è quello di rendere il “Ciarrocchi” uno stadio a norma per incontri di Serie D. Non certo quelli della Samb, ma anche per squadre della zona che hanno bisogno di un impianto adatto a campionati di rilievo o a particolari incontri di richiamo. E dunque servirà realizzare anche delle entrate differenziate per i tifosi di casa e ospiti, una vera e propria biglietteria, migliorare e aumentare i servizi igienici, adeguarsi alle norme di sicurezza previste dal Coni. E inoltre: una palestra, oggi ancora non pronta, un salone di accoglienza adeguato.

 

«Se va a buon fine l’affidamento, sarà una bella sinergia tra pubblico e privato. Potrebbe diventare uno degli impianti migliori della zona. Il progetto è ormai condiviso, ci saranno appuntamenti tra i tecnici per il progetto esecutivo mentre la società adesso proverà a vedere se sarà possibile accedere ai finanziamenti del Credito Sportivo» commenta D’Andrea.

 

E invece, sul “Riviera delle Palme“? La Samb ha manifestato l’intenzione di poter avere un affidamento diretto simile a quello del “Ciarrocchi” per importanti investimenti di cui abbiamo già parlato in precedenza (clicca qui). Il Comune sembrerebbe indirizzato invece a un bando quinquennale.

 

L’impressione è che le due parti, concluso l’affaire “Ciarrocchi”, si rivedranno anche per il “Riviera” ma al momento – considerata una certa cripticità che arriva da Viale De Gasperi 124 – è difficile capire in che modo e con quali obiettivi. Il notaio D’Andrea ribadisce quanto di recente espresso dal consulente rossoblù Massimiliano Fanesi, oltre che dallo stesso presidente Vittorio Massi: Siamo una società che prima di ogni atto valuta le azioni dal punto di vista economico. La gestione del Riviera delle Palme è un impegno oneroso, e parteciperemo al bando nella maniera in cui i conti economici della società non saranno danneggiati».

 

Chi vivrà, vedrà, come sempre. Ma la partita, in questo caso extra-calcistica, resta troppo importante per l’intera città oltre che per tutto il comprensorio: questa volta, non può permettersi errori. I treni, una volta passati, rischiano di non tornare più.


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