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Il Centrosinistra serra le fila in vista delle elezioni: Emidio Nardini è il candidato unico

ASCOLI - Tutte le forze di opposizione unite verso "una nuova visione di città" sotto la guida del cardiolgo che si candidò anche alle Comunali del 2019 con "Ascolto & Partecipazione"
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Nardini è il terzo in piedi da sinistra

 

di Elena Minucci

 

Il candidato sindaco di Ascoli per il Centrosinistra è Emidio Nardini. Nella sala conferenze della “Libreria Rinascita ” di Ascoli le forze di opposizione hanno presentato il loro candidato sindaco.

 

Il capogruppo di “Ascolto & Partecipazione”, consigliere comunale di opposizione, medico cardiologo in pensione, dopo il mancato successo alle elezioni comunali del 2019 che hanno portato alla vittoria l’attuale sindaco Marco Fioravanti, è pronto a rilanciare la sfida tra sette mesi. Stavolta come candidato unico del Centrosinistra. La notizia era nell’aria da qualche giorno. Oggi, venerdì 10 novembre, la presentazione ufficiale.

 

«Tutte queste persone non me l’aspettavo – ha esordito Emidio Nardini in una sala gremita – questa presenza è un segnale importante. La mia candidatura è una sintesi di tutto il lavoro che c’è stato in questi anni realizzato dai gruppi consiliari, partiti, movimenti, organizzazioni che ha portato a indicare me come interprete di questi valori. La novità banale sta nel rifiutare la locuzione “Nardini Sindaco” peraltro abusata da quasi tutti i partiti: quella di un uomo solo al comando, o anche quella di una delega che magari per pigrizia ed abitudine finisce a chi appare più forte, già vincitore, addirittura simpatico, brillante.

 

La novità sta in questo, cioè nell’estendere tale modello a tutti i concittadini, perché non siano deleganti o addirittura diventino sudditi di un potere da loro stessi demandato, quindi diventino non solo partecipi, ma protagonisti delle scelte importanti per la loro città e della loro vita. Ascoli è bellissima, incastonata tra due fiumi, con il mare e la montagna a due passi: ma è una città che non vive più. Una città che è stata abbandonata dall’incuria di questi anni – ha aggiunto – a causa di uno stravolgimento totale dell’idea di città che ha arrestato ogni possibilità di crescita culturale, di avanzamento sociale, di aspettativa di lavoro per i giovani che ogni anno se ne vanno. La città dovrebbe essere fatta di cittadini e invece é vuota. Se non c’è questo alla base, di cosa parliamo? Tutto questo nel nome di una pseudo economia che porta al vantaggio di pochi e lascia gli altri nella scarsità dei mezzi. Per questo sono state lasciate andare le cose, gli ascolani sono stati accontentati di qualcosa che non è reale, i giovani non hanno speranza nel pensare a qualcosa di diverso».

 

A proposito della città: «Ascoli deve essere dei cittadini. Ascoli è un bene comune. I cittadini hanno il dovere di essere attori protagonisti delle sorti di questa città. Tutti hanno diritto di partecipare per renderla migliore. I programmi saranno sviluppati insieme. Questa non è una richiesta di consenso ma di assunzione di responsabilità, la mia, di gruppi, partiti, associazioni di categoria e di tutti gli ascolani. Sarà il nostro lavoro nei prossimi mesi, cercando di far diventare Ascoli una novità assoluta umana, sociale, culturale, politica. Vogliamo far diventare Ascoli un modello da esportare, aperta alle aspettative e prerogative di tutti, in particolare di giovani e donne. Questo è possibile solo rispettando appieno e permettendo lo sviluppo delle intelligenze, le passioni, i desideri di tutti gli ascolani. Citando una frase: una città nuova per Ascoli nuova, una città diversa per un’ Ascoli diversa».

 

«Abbiamo portato avanti un lavoro di unità con gli altri partiti in modo tale da dare vita ad una coalizione che potesse portare ad una candidatura a sindaco condivisa – ha detto Giuseppe Pizi, membro di “Ascolto & Partecipazione” – tutto è cominciato in Consiglio comunale con un progetto avviato dai tre candidati sindaci Pietro Frenquellucci ed Emidio Nardini prima e Massimo Tamburri dopo, in modo da cercare di creare presupposti per una maggiore unità all’interno dell’opposizione. In questo tempo, abbiamo presentato mozioni e atti in comune tutti insieme per poi spostare il progetto anche verso quelle forze che non avevano rappresentanti in consiglio. Abbiamo lavorato per una bozza di programma che ha portato alla nascita del “Cantiere Riformista” condiviso da forze politiche. Dopo diversi approcci, abbiamo buttato giù le linee guida dell’opposizione, ma la priorità era una candidatura condivisa dalle diverse forze politiche. Dopo molti mesi di lavoro e di impegno siamo finalmente riusciti in una impresa che inizialmente molti ritenevano difficile, se non proibitiva, e cioè quella di costruire una coalizione di tutte le forze politiche alternative all’Amministrazione Fioravanti. La candidatura di Nardini? Un proposta fatta all’interno di una riunione a cui erano presenti tutte le forze politiche a luglio. Il primo a proporre questo nome è stato Pietro Frenquellucci e tutti, all’unanimità, hanno detto sì. Dopo qualche riflessione da parte di Nardini, è stata sciolta “la riserva” dando piena disponibilità alla candidatura. Oggi e solo l’inizio per arrivare a giugno 2024 con una coalizione ancora più ampia e con un buon amministratore come candidato sindaco ».

 

«Un percorso cominciato subito dopo le elezioni del 2019 per creare una coalizione più unita – ha affermato Massimo Tamburri del Movimento Cinque Stelle – Nardini l’ho conosciuto proprio in quel periodo: eravamo avversari nel 2019 con tutti gli altri candidati sindaci. Abbiamo legato sin da subito nonostante la tensione della campagna elettorale. Oggi partiamo ufficialmente come coalizione e poniamo fine al progetto “Cantiere Riformista” . Non è stato facile allargare l’unità, ognuno ha le sue identità e preferenze politiche ma tutti siamo uniti per il bene della città. Ad Ascoli si fanno fiere, concerti, maratone ma la città continua a sprofondare. Il numero degli abitanti continua a scendere, i giovani vanno via, l’economia soffre sempre di più, la città sprofonda. Abbiamo reali possibilità di vincere. Emidio Nardini verso cui ho molta stima, rappresenta una vera e propria garanzia politica. Con un candidato sindaco così, la coalizione è molto forte».

 

«Frenquellucci è stato colui che ha avuto il coraggio di mettere sul tavolo un nome a disposizione per un progetto – ha ribadito Angelo Procaccini, segretario ascolano del Partito Democratico – spero che questa platea diventi una piazza piena e città nuova piena di gente a disposizione. Sono contento che per la prima volta dopo anni dall’assise comunale esca un percorso politico che porti qualcosa di nuovo. Credo che il nostro progetto sia la dimostrazione che la buona voglia e il voler vedere al bene comune porti a un qualcosa di bello e nuovo».

 

Emidio Luzi del Partito Socialista Italiano: «Nardini è l’artefice di questa unione. Dovrebbe essere la molla per far sì che Ascoli si avvicini alla politica che in questi ultimi anni è stata abbandonata. Oggi per la prima volta abitiamo nella stessa casa e questo grazie a Nardini».

 

Paola Petrucci (Dipende da Noi): «Ognuno dipende dagli altri: cambiando il proprio atteggiamento individuale e di società possiamo cambiare qualcosa. Ed è proprio quello che la nostra coalizione e Nardini faranno portando avanti degli ideali di partecipazione come parte attiva. Questa è l’unica possibilità per cambiare la città».

 

Dopo poche ore la prima uscita pubblica di Nardini: nel pomeriggio al Forte Malatesta alla presenza del deputato del Movimento 5 Stelle Agostino Santillo, ad Ascoli per presentare il suo libro “Superbonus 110%, tutta la verità”.


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