E’ durata poco la soddisfazione di alcuni dipendenti di Ast Ascoli di essere passati dal contratto a tempo determinato a indeterminato: si sono visti azzerare le ferie pregresse e le ore in eccedenza, accumulate soprattutto durante la pandemia e in estate.
Si tratta di una ventina di persone, stabilizzate quasi tutte dopo essere state arruolate per le esigenze legate all’emergenza pandemica. Infermieri, per la maggior parte, stabilizzati di recente, con apposita legge e conseguente determina della dirigenza Ast. Per tutti loro una buona notizia, sulla quale però è scesa presto l’ombra della delusione.
A denunciare il fatto è il sindacato Nursind, al quale si sono rivolte le figure professionali “incappate” nella questione e che, nel frattempo, avevano chiesto chiarimento all’amministrazione di Ast. Arrivata la risposta, è partita la diffida ai vertici della Sanità picena.
L’Azienda territoriale, nel seguire la linea della soppressione delle ferie e delle ore in eccedenza, ha fatto riferimento ad un parere all’Aran (Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) del 2015: “Nel caso in cui con il medesimo dipendente venga stipulato un nuovo contratto di lavoro a tempo indeterminato, lo stesso non può fruire delle ferie maturate nel precedente rapporto di lavoro”.
«L’interpretazione dell’Azienda è del tuto erronea – sottolinea Maurizio Pelosi, segretario territoriale del Nursind – e le ferie, essendo un diritto costituzionalmente riconosciuto, non può essere certo cancellato da un parere Aran. Devono essere necessariamente fruite oppure conservate anche nel passaggio a tempo indeterminato come testimoniano le numerose sentenze giudiziarie emesse in vertenze promosse dal Nursind Nazionale. La conservazione comprende ovviamente anche le ore in eccedenza accumulate.
Il personale a tempo determinato, che avete chiamato eroi – continua la nota sindacale – è stato impiegato in condizioni estenuanti durante la pandemia, senza possibilità di fruire delle ferie nel periodo estivo. Con nota ufficiale avete anche bloccato le ferie per buona parte dell’emergenza Covid, con la conseguenza che è stata accumulata una notevole quantità di ferie e ore in eccedenza, ora soppresse senza alcuna comunicazione formale, nel passaggio di contratto da tempo determinato a indeterminato.
Con la presente richiesta, la scrivente organizzazione sindacale sollecita l’Ast picena al ripristino immediato delle ferie soppresse a queste persone ed il riconoscimento del loro diritto di fruirne, in aderenza alle decisioni giudiziarie consolidate.
Si comunica che, qualora non vengano adottate azioni correttive entro 15 giorni dalla ricezione di questa diffida, verranno intraprese le necessarie azioni legali a tutela del personale interessato presso gli uffici competenti».
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