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Tirocini d’inclusione sociale, stanziati oltre 1,2 milioni per l’Ambito 21

SAN BENEDETTO - Al via l'iniziativa che permetterà l'avvio di 300 progetti entro la fine del 2025: ai tirocinanti, oltre la formazione in un ente ospitante, verrà riconosciuta un'indennità di 400 euro mensili
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Tirocini d’inclusione sociale, stanziati oltre 1,2 milioni per l’Ambito 21

 

di Giuseppe Di Marco

 

Aumentano i fondi comunitari per i Tirocini d’Inclusione Sociale (Tis): nell’Ambito Territoriale Sociale 21 sono stati stanziati ben 1.241.849,14 euro, che serviranno a garantire l’esecuzione dei singoli progetti e a pagare le indennità mensili di 400 euro ai tirocinanti.

 

I TIROCINI

E’ possibile accedere ai nuovi Tis dal 1° novembre 2023 al 31 dicembre 2025. Grazie all’aumento dei fondi, sarà possibile avviare molti più progetti: 50 nel 2023, 130 nel 2024 e 120 nel 2025.  La durata di un progetto va da 6 a 24 mesi: il tirocinante può farne più di uno, purché non contemporaneamente. Al centro dell’iniziativa sono gli assistenti sociali che monitorano le attività dei tirocinanti all’interno di un soggetto ospitante, ovvero datori di lavoro di enti pubblici, terzo settore, ditte e privati, il cui compito è designare un tutor con funzione di affiancamento.

 

CHI PUO’ ACCEDERE AI TIS

I tirocini sono servizi dedicati ai soggetti fragili, generalmente presi in carico dai servizi sociali o sanitari, oppure senza lavoro. Le persone svantaggiate, quindi, possono esserlo per disabilità psico-fisiche, presenza di minori in carico, povertà – Isee pari o inferiore a 9.360 euro – disoccupazione e dipendenze patologiche, nonché altri svantaggi dovuti all’età. Dopo aver esaminato il caso specifico, i servizi socio-sanitari attuano una valutazione delle competenze e si individua un ente ospitante disponibile, con il quale viene stipulata una convenzione e definito il complesso di attività. Il terzo settore è finora il maggiore ente ospitante, ma l’Ats 21 punta, con il nuovo finanziamento, ad aumentare la quota di privati.

 

«A San Benedetto si parla spesso di sociale, ma più che altro per alimentare polemiche – afferma l’assessore Andrea Sanguignicredo che questo progetto sia una valida risposta a chi trova difficile inserirsi nella società in maniera attiva». «Questa iniziativa rappresenta una grande opportunità per affrontare la vulnerabilità del nostro territorio – conclude la coordinatrice d’Ambito Simona Marconi è complementare ad altre azioni di presa in carico ma non si sostituisce in alcun modo a forza lavoro regolarmente assunta».


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