Una presentazione che rappresenta, forse, anche l’apertura di una nuova pagina di fronte al mistero dell’affondamento del motopeschereccio sambenedettese “Rita Evelin“, avvenuta il 26 ottobre 2006 a ridosso dell’alba, in una giornata di cielo sereno e di mare calmissimo.
“Quel silenzio in fondo al mare – Il naufragio nel Mare Adriatico del motopeschereccio Rita Evelin” (clicca qui) è il titolo del libro recentemente pubblicato proprio da Antonella Roncarolo (Infinito Edizioni) e che verrà presentato al pubblico per la prima volta venerdì 17 ottobre alle ore 17.30 alla Sala della Poesia del Palazzo Bice Piacentini, al Paese Alto di San Benedetto.
Una data non casuale, perché nello stesso giorno si svolsero i funerali di Francesco Annibali, uno dei tre marittimi morti a causa del naufragio (unico sopravvissuto il comandante Nicola Guidi). La vicenda provocò non solo molto cordoglio a San Benedetto, ma fu da subito avvolta dal grande mistero di un affondamento avvenuto in condizioni meteomarine perfette. I gravi ritardi prima nel recupero del relitto, che giace tutt’ora a circa 80 metri di profondità nelle acque antistanti a Porto San Giorgio, e poi anche per i corpi delle tre vittime (oltre ad Annibali anche Ounis Gasmi e Luigi Luchetti), contribuirono a rendere oscuro l’intero insieme dei fatti accaduti.
La ricostruzione di Antonella Roncarolo, avvenuta letterariamente attraverso lo sguardo della cugina di Francesco Annibali, Giovanna, ha così il merito di riaprire una discussione su quanto accaduto, e come sia stato possibile. Presentatrice dell’incontro la giornalista Stefania Mezzina e con la partecipazione del direttore dell’Archivio Storico Comunale di San Benedetto Giuseppe Merlini ma è annunciato l’intervento anche del giornalista d’inchiesta Gianni Lannes, il quale in passato ha approfondito molte vicende relative a episodi controversi accaduti nel Mare Adriatico e ha subito, per questa sua attività investigativa, molte ritorsioni.
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