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La Badessa Margherita, l’Imperatore Federico II e il Messo che annuncia la pergamena-beneficio rivivono a Castel di Lama

DOPO 800 anni l'Imperatore torna alla Fonte dell'Olmo al Borgo storico Seghetti-Panichi nell'evento ideato dalla principessa Giulia Panichi e dallo storico Giuseppe Marucci
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Villa Seghetti Panichi e il suo storico parco

 

Evento eccezionale domani, sabato 18 novembre, a Castel di Lama. Ideato dalla principessa Giulia Panichi e dallo storico Giuseppe Marucci, sarà celebrato a partire dalle ore 10 nel Borgo storico-naturalistico-archeologico” Seghetti Panichi, che nel secolo XIII ha accolto il Monastero Cistercense femminile di San Matteo e Sant’Antonio alla Fonte dell’Olmo.

 

Un intermezzo di spettacolo storico, curato dal comitato della rievocazione storica di Castel di Lama (Palio delle Ville) con la coreografia curata da Leonardo De Carolis e i costumi da Giulia Torquati, che vedrà rivivere la Badessa Margherita, l’Imperatore Federico II, il Messo che annuncia la pergamena-beneficio e un piccolo corteo di armigeri e musici.

 

Il Monastero, rivale del Monastero ascolano di Sant’Angelo Magno, secondo recenti scoperte archeologiche è collocabile su ruderi romani, oggi inglobati nella Villa Seghetti-Panichi. Nel 1223 l’Imperatore Federico II, durante l’assedio di Celano in Abruzzo, emanò una pergamena-privilegio, di protezione e conferma di beni a favore della Badessa Margherita del Monastero della Fonte dell’Olmo. Molti beni erano collocati nella Valle del Tronto, a partire da Tolignano, passando per Castel di Lama, fino a Colonnella.

 

Parteciperanno in qualità di relatori Stefano Papetti direttore dei Musei civici di Ascoli, Laura Ciotti già direttrice dell’Archivio di Stato di Ascoli, Giuseppe Marucci direttore dell’Unesco Club Ascoli-Castel di Lama. Interverranno il sindaco di Castel di Lama Mauro Bochicchio, il presidente della Provincia Sergio Loggi, la dirigente scolastica della locale scuola “Mattei” Maria Vitali.

 

Nell’occasione verrà dato grande risalto al dipinto dell’artista ascolano, prematuramente scomparso, Dante Fazzini che arreda l’aula magna della “Mattei”, con in primo piano la “Fonte dell’Olmo” e la Fontana centenaria al bivio tra Via Salaria e Via dell’Olmo che sale verso Piattoni.

 

Gli esperti ci condurranno per mano, a ritroso nel tempo, quando nel 1206 la nobile ascolana Donna Amata fondò, con alcune sue consorelle il Monastero di Santa Maria, San Matteo e Sant’Antonio, nel luogo conosciuto fin dall’antichità come “la Fonte dell’Olmo”, nell’area del Comune di Castel di Lama, così denominata per via di un Olmo gigantesco, l’Olmo longo, che dominava l’incrocio tra la Via Salaria e un suo diverticolo verso la collina, ricca di sorgenti di acqua, ancora esistenti.

 

La pergamena non fa parte del “Fondo di Sant’Angelo Magno”, ma dell’archivio privato Odoardi-Diamanti, riconosciuto dalla Sovrintendenza, le cui pergamene sono state pubblicate a cura del professor Giuseppe Marucci nel 2006.

 

La padrona di casa, Stefania Pignatelli Gladstone, condurrà la seconda parte in cui sono previste delle visite , a piccoli gruppi, all’area storico-naturalistica-archeologica del complesso di edifici della Villa Seghetti-Panichi e del Parco bioenergetico progettato dal grande botanico tedesco Ludwig Winter tra il 1875 e il 1890.


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