Arrestato per stalking un ascolano di 52 anni. Due le vittime, moglie e marito, che al momento vengono tutelate con un divieto di avvicinamento imposto dal giudice: l’uomo deve restare ad almeno 500 metri da quella abitazione
Da maggio a novembre lo stolker è stato protagonista di una escalation: ha rimediato una prima denuncia, poi una seconda, poi è finito agli arresti domiciliari, infine gli è stato affibbiato questo divieto.
La speranza, soprattutto per l’uomo e la donna vittime delle vessazioni, è che adesso la smetterà. Ma di questo, visti i recentissimi precedenti, nessuno può essere certo.
Andando a ritroso della vicenda, alcuni giorni fa i poliziotti sono intervenuti dopo numerose segnalazioni dell’uomo e della donna preoccupati per l’allarmante presenza di un uomo sotto la loro abitazione. Non un uomo qualunque, ma la stessa persona che si era già resa autore di condotte persecutorie – denunciate – risalenti allo scorso maggio.
Il 52enne, già noto alla Polizia, sei mesi fa venne denunciato per il reato di stalking e “invitato” dagli agenti della Squadra Mobile a non avvicinarsi alla coppia. Ma non è evidentemente andata così. Moglie e marito, infatti, si sono nuovamente rivolti alla Questura facendo presente come quel tipo avesse ripreso a perseguitarli con insulti al telefono e anche di persona sotto l’abitazione.
Dopo aver presentato la denuncia, sono tornati a casa davanti alla quale, in tarda serata, è ricomparso lo stolker. Le Volanti, allertate, si sono precipitate lì e lo hanno sorpreso mentre si era “attaccato” al citofono suonando al campanello delle sue due “vittime” e, come al solito, inveendo.
Inevitabile l’arresto. Poi, su disposizione del magistrato, lo hanno condotto nella sua abitazione agli arresti domiciliari. Che proprio oggi, sabato 25 novembre, sono stati convalidati dal giudice per le indagini preliminari il quale ha contestualmente deciso di applicare nei suoi confronti la misura del “divieto di avvicinamento”.
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