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L’Ascoli affonda in laguna

SERIE B - Partita dai due volti, un tempo da leone non basta per evitare la sconfitta. Come cantavano gli 883 "è la dura legge del gol, fai un gran bel gioco però se non hai difesa gli altri segnano e poi vincono, loro stanno chiusi ma alla prima opportunità salgon subito e la buttan dentro a noi"
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di Lino Manni

 

Non è vero che un tempo per uno non fa male a nessuno. Al “Penzo” di Venezia ha fatto male solo all’Ascoli. Una partita dai due volti. Dopo un primo tempo tutto a favore dei padroni di casa, con gol e occasioni, una ripresa a favore dell’Ascoli che ha accorciato, ha avuto occasioni per pareggiare e poi è stata infilata in contropiede.

 

Insomma i 150 tifosi bianconeri presenti in laguna hanno visto di tutto. La squadra di Castori, che si era ben coperto dal freddo con tanto di giacca a vento e cappello di lana, ha iniziato subito con un pressing molto alto. E’ un Ascoli che aspetta l’avversario e poi cerca di ripartire. Ma Mendes e Rodriguez non creano pericoli alla miglior difesa della Serie B. Ma neanche Viviano deve sforzarsi più di tanto.

 

Poi è arrivato il Giacomo Girolamo Casanova di turno, ovvero Johnsen, che si è inventato un colpo di tacco smarcante da cui è arrivato il vantaggio dei lagunari. L’Ascoli, come un pugile, ha accusato il colpo e nel giro di quattro minuti ha subìto il ko, ovvero il secondo gol. L’ho vista brutta pensando ad una goleada anche perché i bianconeri sono scesi in campo con un undici rimaneggiato, incerottato come l’ex Pierini, ormai definito il calciatore con il turbante.

 

Evidentemente negli spogliatoi Castori ha alzato la voce e i bianconeri tornano in campo con un atteggiamento completamente diverso rientrando subito in partita con il gol di Masini. E’ una squadra con un altro tipo di mentalità, più sciolta, più dinamica. Botteghin non è un attaccante e si mangia il gol del 2-2. La capolista si chiude nella propria area ma l’Ascoli non riesce ad assestare il colpo vincente. Negli ultimi dieci minuti può accadere di tutto. L’Ascoli rischia il contropiede dei padroni di casa e alla fine se il gol non lo fai… lo prendi. Così è stato. Purtroppo, come cantavano gli 883…. “è la dura legge del gol, fai un gran bel gioco però se non hai difesa gli altri segnano e poi vincono, loro stanno chiusi ma alla prima opportunità salgon subito e la buttan dentro a noi”.

 

I tifosi bianconeri nel settore ospiti del “Penzo”


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