di Giuseppe Di Marco
Per il nuovo ospedale della costa la location va individuata fra Acquaviva e Ripatransone. A dirlo sono i socialisti della riviera, che il 29 novembre si sono riuniti per discutere le maggiori criticità cittadine.
Il Psi boccia categoricamente il terreno scelto mesi fa dal Comune, ovvero il lotto del quartiere Ragnola, per «l’ulteriore consumo di suolo di un territorio già fortemente antropizzato e su cui gravitano 1.858 abitanti per chilometro quadrato – scrive la segretaria Rachele Laversa – senza contare quelli che vi pesano per motivi di lavoro o commerciali e senza considerare i flussi turistici» e «l’impatto che una struttura su cui gravitano, oltre agli operatori sanitari, circa 160mila utenti, ha sull’equilibrio urbanistico della città, ed in particolare sulla sua viabilità, già al limite della sostenibilità».
Proseguono i socialisti: «E’ necessario iniziare ad attuare gli obiettivi della nuova legge urbanistica, anche nell’ottica di un riequilibrio rispetto alle comunità poste nella zona nord della provincia. Quindi proponiamo di ricercare nella zona compresa tra i comuni di Acquaviva Picena e Ripatransone, lungo la via Valtesino, in un’area da individuarsi opportunamente, il luogo dove realizzare il nuovo ospedale».
Un’alternativa di questo genere «potrebbe fungere da impulso per affrontare e risolvere finalmente l’annoso problema della variante (o bretella) stradale che consenta lo spostamento di gran parte del traffico della Statale Adriatica (che ovviamente è altresì destinato ad aumentare) al di fuori dell’abitato cittadino».
Va detto che la discussione sul luogo sembra essere stata archiviata sia dal Comune sia dalla Regione Marche. Il nodo da sciogliere, a parte location e struttura, è il numero e il tipo di reparti da inserire nel futuro nosocomio del litorale Piceno.
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