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Sanità: martedì sindaci in riunione con l’Ast, fuori la protesta del centro-sinistra e dei comitati

SAN BENEDETTO - Alle ore 15 appuntamento all'Auditorium Comunale per un incontro tra la Ast e i primi cittadini del territorio, ma fuori è chiamata a raccolta la protesta contro le politiche regionali sulla Sanità da parte dei partiti sambenedettesi di centrosinistra ma non solo
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L’ospedale “Madonna del Soccorso”. Nel riquadro, il marchio della Sanità picena

di Pier Paolo Flammini

 

Si preannuncia ricca di spunti la giornata di martedì, quando è previsto un incontro in cui la Ast Ascoli Piceno nella figura della dirigente Nicoletta Natalini incontrerà i sindaci del territorio. Ma all’esterno dell’Auditorium Comunale Tebaldini, luogo dell’incontro, si sono dati appuntamento anche i partiti del centro-sinistra (in senso ampio) sambenedettese, per protestare contro le decisioni sanitarie che arrivano dalla Regione Marche di Acquaroli.

 

Hanno aderito Pd, M5S, Democratici per Canducci, Europa Verde, Sinistra Italiana, Azione con Calenda, Psi, Nos: «Siamo in lista d’attesa, che fine hanno fatto le promesse del centro-destra e del presidente Acquaroli? Ci promettono un ospedale nuovo, senza soldi, e nel frattempo l’ospedale muore».

 

Giorgio Mancini ed Elisa Marzetti

Nella giornata odierna intanto Giorgio Mancini (Si) e Elisa Marzetti (Pd) hanno intanto sensibilizzato la popolazione in merito all’iniziativa, distribuendo volantini informativi davanti all’ospedale “Madonna del Soccorso” e alla struttura della Asl di via Romagna «per sensibilizzare i nostri concittadini e l’utenza del nostro ospedale sulla sempre più grave situazione della sanità pubblica ed in particolar modo sulle condizioni comatose di quella del nostro territorio cittadino. A fronte della promessa di un nuovo ospedale, senza soldi, e dalla ubicazione discutibile e poco discussa, si continua a smantellare quello che c’è» scrivono i due esponenti politici.

 

Segue poi un dettagliato elenco: «La nuova risonanza promessa va all’ospedale di Ascoli e adesso si promette la “rigenerazione” di quella di San Benedetto a luglio 2024; il pronto soccorso è sempre più in sofferenza e mancano 9 medici; i turni di lavoro sono sempre più massacranti; il personale precario (circa 50 persone sui 2 ospedali di Ascoli e San Benedetto), che doveva essere stabilizzato non è stato confermato. Le liste d’attesa sono lunghissime e per alcuni settori sono chiuse; verrà costruita una solo Casa di Comunità (1 per 100 mila utenti) anziché una ogni 50 mila, come è previsto dalla legge».

 

Ma un appello alla partecipazione arriva anche dagli esponenti del comitato “Salviamo l’Ospedale Madonna del Soccorso“.

 

Dunque appuntamento alle 15 all’Auditorium Comunale: dentro, o fuori.

 


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