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Consiglio deserto, la minoranza si scatena: «Spazzafumo si dimetta, la città ha una dignità»

SAN BENEDETTO - Consiglieri di destra e sinistra d'accordo su tutta la linea: «Dovrebbe essere la maggioranza a garantire il numero legale. Ennesima brutta figura di questa Amministrazione»
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I consiglieri di minoranza deplorano il rinvio dell’assise per mancanza del numero legale

 

di Giuseppe Di Marco

 

Era prevedibile che la minoranza si scatenasse, dopo che la seduta del Consiglio prevista per il 20 dicembre è andata deserta per mancanza del numero legale. I membri dell’opposizione sottolineano che dovrebbe essere la coalizione di governo a dover garantire l’inizio dei lavori nel civico consesso. Ma questo, nell’ultimo Consiglio del 2023, non è avvenuto.

 

«Siamo di fronte all’ennesima riprova – dice Pasqualino Piuntiche San Benedetto è governata da chi non garantisce neanche la normale amministrazione. Noi non esultiamo per questo, perché un episodio del genere non è all’altezza di una comunità importante come quella che stiamo rappresentando. Chi di dovere dovrebbe prendere atto che questa è una situazione che va avanti da troppo tempo e trarre le dovute conclusioni». «Questa città è senza Amministrazione – aggiunge Paolo Canduccida mesi la vediamo navigare a vista senza indirizzo da parte del sindaco, che giornalmente si trova a gestire una maggioranza con appena un consigliere in più, e che va giù con un colpo di tosse. Queste non sono le persone adatte per dare un futuro al nostro territorio. Bisogna dare la possibilità alla città di esprimersi nel più breve tempo possibile».

 

«Voglio ricordare – nota Aurora Bottiglieriche all’incontro sulla sanità di ieri il sindaco, che è stato anche fischiato, non ha fatto alcun intervento. Quella di oggi è l’ennesima dimostrazione che l’equilibrio di questo Comune è estremamente precario. Spazzafumo si dimetta». A rincarare la dose è anche Luciana Barlocci: «Questa maggioranza non dà risposte politiche nemmeno nelle commissioni, come nelle recente riunione della “Affari Generali”, nella quale si è parlato degli incarichi alla Multiservizi».

 

Nessuno sconto da parte della minoranza. «Sembra di rivivere il dejà vu dello scorso anno – asserisce Andrea Traini quando, sempre in questo periodo, mancò il numero legale, e si dovette riconvocare il Consiglio entro pochi giorni. È già una brutta immagine, speriamo non diventi una tradizione. I tempi sono maturi per pensare a qualcosa più serio da parte di chi ci governa». «La città si aspetta un atto di dignità – mette in chiaro Giorgio De Vecchisdopo quello che abbiamo visto sulle cronache locali e nazionali spero ci si renda conto che questo è dovuto nei confronti di una città che sta soffrendo».

 

Dice Emanuela Carboni: «Non c’è un giorno senza che ci pervengano lamentele da parte dei cittadini, che ci chiedono di mandare a casa questa maggioranza. La verità è che nessuno li vuole più». Concetto rimarcato da Lorenzo Marinangeli: «Stando a contatto con la gente si percepisce aria di forte malcontento: così non si va avanti e non c’è futuro. Ed è impossibile proseguire così per altri tre anni».

 

E ancora: «Credo che la città sia stanca di avere un sindaco così – tuona Annalisa MarchegianiSan Benedetto da sempre ha una dignità e una storia che va rispettata». Conclude Stefano Muzi: «Questa coalizione civica sembra essere fallita: si chiede al sindaco, che non è un politico, di prendere atto che questa maggioranza non ha una tenuta e quindi dovrebbe fare un passo indietro».


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