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Samb-Vigor Senigallia 1-3: Lauro confermato, fatali come sempre gli ultimi 5 minuti

SERIE D - Subito in vantaggio, autrice di una grande prova, la Samb recrimina per due traverse, molte occasioni e un gol probabilmente valido non visto. La formazione ospite non affonda e allo scadere passa (ma ancora proteste per un fallo su Coco). De Angelis però non molla: «Il Campobasso è a tre lunghezze, metto la mano sul fuoco saremo protagonisti»
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Cardoni in gol (foto Us Sambenedettese)

 

di Pier Paolo Flammini

 

Difficile commentare questo Samb-Vigor Senigallia 1-3. Dalla fine, dall’inizio, dalle traverse e dalle occasioni mancate (tantissime) dalla Samb, dal gol/non gol di Tomassini (ah, benedetto Var e annessi), dai dubbi molto dubbi gol del vantaggio nel finale della Vigor, dalla riconferma di Lauro, dalla Curva, tutta, scesa al primo anello per contestare viso a viso i calciatori. Oppure dal volto rosso di Massi, uscito dagli spogliatoi dopo aver a sua volta manifestato il proprio, chiamiamolo, disappunto, o dalle parole del direttore sportivo De Angelis: «Ci metto la mano sul fuoco, saremo protagonisti fino a maggio».

 

Una gara che forse è l’essenza del calcio, quello che fa male, quello che è ingiusto come talvolta lo è la vita. E probabilmente proprio per questo affascina. La miglior Samb della stagione probabilmente, per almeno 75 minuti, con giocatori letteralmente indiavolati (Battista, Pagliari, Scimia, Tomassini, Cardoni, Zoboletti alzavano le zolle del “Riviera”) e una Vigor che ha tentato sempre di giocare di rimessa con calciatori dotati di buona tecnica, ma sempre frenati tranne che in tre occasioni: la prima, un autogol di Sirri, e poi negli ultimi cinque minuti, le reti di Broso e Scheffer.

 

Forse occorre partire proprio dal male, perché se si prendono gol sempre nel finale, e sempre in partite se non dominate come oggi sicuramente ben gestite, allora l’allarme rosso c’è. E sta nella gestione dei giocatori in panchina, che nel mese di dicembre ha visto tra l’altro la partenza di Romairone, lo stop di Paolini e Chiatante, le prime squalifiche. Lauro ha provato per la prima volta Martiniello titolare a fianco di Tomassini, tenendo Alessandro in panchina.

 

A Lauro oggi non si può criticare granché – andrebbero fatti i complimenti per la qualità del gioco e la grande abnegazione fisica della squadra, ma poi il risultato incide, e se incide troppe volte allo stesso modo… – ma forse la sconfitta arriva dal fatto che alcuni rincalzi (ad esempio gli under Evangelisti e Pietropaolo) non hanno fino ad ora avuto fiducia e nel momento in cui servivano (Scimia, dopo ennemila chilometri, ha accusato i crampi, ma il cambio è stato ancora una volta tardivo) si è tardato ad inserirli.

 

Pronti e via, la Samb sembra surclassare gli avversari tecnicamente e fisicamente: Martiniello ha due occasioni in un minuto, poi ci prova Scimia e al 4′ il gol di Cardoni, primo in campionato: Battista crossa, Cardoni di testa impegna Roberto e poi ribadisce il tap in. Sembra una corsa da soli, con Tomassini che sfiora il palo su punizione e poi ancora Scimia ci riprova. Invece al 14′ la Vigor elude le marcature, Gambini serve Baldini, il cui tiro però è destinato sul fondo ma batte sui piedi di Sirri, è pareggio.

 

La Samb però ha ripreso a giocare all’attacco, impegnando Roberto con Zoboletti e poi al 26′ occasione da cerchiare in rosso: Battista incontenibile crossa, sul secondo palo arriva di corsa Tomassini a mezzo metro dalla porta, Roberto in tuffo respinge: dentro? fuori? Tomassini e la panchina protestano, l’arbitro lascia correre, le immagini non chiariscono perché la palla è coperta dal corpo di Tomassini anche se il dubbio che sia entrata considerando la conclusione forte e ravvicinata con Roberto distante c’è tutto.

 

C’è una protesta poi di Tomassini per un contatto in area ma intanto Cardoni si ferma per uno stiramento: debutta Tourè, buona prova per il 2005, la Samb passa al 4-3-3 con Tomassini laterale. Proprio Tourè al 44′ di testa su imbeccata del solito Battista va vicino al gol, Roberto respinge.

 

La Samb si ripresenta nella ripresa col 4-4-2, anche se lo stesso sceglie mister Clementi, per arginare le folate offensive. I primi minuti sono equilibrati (Scimia in avvio, poi Kerjota), ma poi i rossoblù riprendono a spingere, e quanta sfortuna (e anche errori). Scimia recupera palla al limite, Martinello da buonissima posizione calcia troppo debole. Subito dopo motorino Scimia (meriterebbe più minuti) tira da posizione defilata, ma colpisce la traversa. Al 22′ è Sirri su punizione a colpire la parte bassa della traversa. Sembra una maledizione e forse lo è: Tomassini protesta per un tocco di mano, poi Alessandro subentrato per Martiniello non arriva per un pelo alla deviazione da distanza ravvicinata.

 

Alla mezzora però la Samb cala di tono, per forza di cose: vengono ammoniti Battista e Arrigoni dopo una mischia, e intanto Clementi ha inserito Broso e Pesaresi dopo Vrioni. Al 38′ allora quello che non ci si aspetterebbe dopo una partita del genere: c’è un contrasto tra Vrioni e Coco, l’attaccante anticipa il portiere ma gli piomba anche addosso, Broso deposita a porta vuota, inutili le proteste dei giocatori di casa. A quel punto entrano Pietropaolo per Scimia e Lonardo per Pagliari, ma l’assalto è vano e anzi c’è una fulminea ripartenza ospite (anche qui da rivedere l’avvio dell’azione per fallo su Battista) e Scheffer realizza l’incredibile 1-3.

 

Natale dunque amarissimo per la San Benedetto sportiva: il Campobasso è a tre punti (niente è compromesso), le altre hanno ripreso la Samb, i tifosi contestano. C’è da aspettare il 7 gennaio per vedere in campo Senigagliesi e Bontà (che però è fermo da mesi e deve ritrovare la forma) e forse un altro attaccante (Giampaolo della Recanatese). E’ tutta qui la scommessa di De Angelis: approfittare dell’equilibrio del campionato (sette squadre in 6 punti), rinforzare la squadra che, va detto, esprime spesso una qualità del gioco superiore alle altre, sperare in una gestione dei cambi più assennata rispetto all’andata per giocarsi la vittoria negli scontri finali che saranno quasi tutti al Riviera. Ma quanto male fa trascorrere una notte così.

SAMB (4-4-2): Coco; Zoboletti, Sirri, Sbardella, Pagliari (40’st Lonardo); Cardoni (35’pt Tourè), Scimia (42’st Pietropaolo), Arrigoni, Battista; Martiniello (18’st Alessandro), Tomassini. A disposizione: Pinto, Pezzola, Evangelisti, Chiatante, Organo. Allenatore: Lauro

 

VIGOR SENIGALLIA (3-5-2): Roberto; Mori (24’st Vrioni), Marini, Tomba; Scheffer, Mancini, Gambini, Baldini, Bartolani; Balleello (18’st Beu), Kerjota. A disposizione: Pruccioli, Boria, Subissati, Pesaresi, Broso, Zammarchi, Serfilippi. Allenatore: Clementi

 

Arbitro: Terribile di Bassano del Grappa (assistenti Morsanuto di Portogruaro e Condrut di Castelfranco Veneto)

 

Reti: 3′ Cardoni (S), 14′ autogol Sirri (V), 38’st Broso (V), 43’st Sheffer (V)

 

Note: spettatori 3.344. Ammoniti: Mori (V), Pagliari (S), Gambini (V), Battista (S), Arrigoni (S). Angoli 4-2. Recupero 2’+4′

 

GLI ALTRI RISULTATI – Avezzano-Sora 1-0, Termoli-Campobasso 0-3, Chieti-Matese 3-0, Fossombrone-Tivoli 1-3, Real Monterotondo-Fano 2-2, Notaresco-L’Aquila 0-0, Riccione-Atletico Ascoli 0-1, Vastogirardi-Roma City 0-3

 

LA CLASSIFICA – Campobasso 34 punti; Samb, Avezzano e L’Aquila 31, Chieti 30, Vigor Senigallia 29, Roma City 28, Notaresco 25, Fossombrone 24; Sora 19, Riccione e Atletico Ascoli 18; Fano, Tivoli e Monterotondo 17, Vastogirardi 16, Termoli 14, Matese 13

 

PROSSIMO TURNO (prima di ritorno – 7 gennaio): Monterotondo-Campobasso, Termoli-Senigallia, Chieti-Atletico Ascoli, Matese-L’Aquila, Fossombrone-Avezzano, Notaresco-Roma City, Samb-Sora, Riccione-Tivoli, Vastogirardi-Fano


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