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Sisma, nel cratere sarà progressiva la stabilizzazione dei contratti con i professionisti

APPROVATO in Parlamento l'ordine del giorno sottoscritto dall'onorevole Augusto Curti insieme agli altri colleghi del Partito Democratico Manzi, Ascani e D'Alfonso. «Importante ok in aula, continua ad operare personale di grande competenza precario, a tempo determinato, che ha abbondantemente superato i requisiti soggettivi utili alla stabilizzazione»
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«L’aula ha approvato l’ordine del giorno, sottoscritto con i colleghi Ascani e D’Alfonso, con il quale si impegna l’esecutivo ad adottare iniziative normative che consentano la successiva e progressiva stabilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato di profili di ingegneri, architetti, geometri o amministrativi assunti per affrontare l’emergenza, e che poi in questi anni hanno assunto il ruolo determinante di progettisti o istruttori delle pratiche di ricostruzione, di opere sia private che pubbliche».

 

Lo affermano i deputati marchigiani del Partito Democratico Augusto Curti e Irene Manzi dopo l’esito positivo del voto al loro ordine del giorno relativo ai lavoratori degli uffici sisma.

 

«Nell’ambito dei numerosi uffici sisma istituiti presso i comuni e gli altri enti del cratere -aggiungono i dem- continua ad operare personale di grande competenza precario a tempo determinato che ha raggiunto e abbondantemente superato i requisiti soggettivi utili alla stabilizzazione. Le norme che si sono succedute – proseguono i due parlamentari dem – hanno sempre posto in capo ai singoli Comuni, nella maggioranza dei casi con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, l’onere della assunzione del suddetto personale all’interno delle compatibilità dei propri PIAO, con risorse non stabilmente assegnate, determinando quindi l’incertezza della sostenibilità, soprattutto per i piccoli enti negli anni a venire. Per questo ci aspettiamo che il governo – ribadiscono Curti e Manzi – dia presto seguito all’impegno preso in Aula. È del tutto evidente come per il sistema diffuso delle autonomie locali del cratere sia strategico poter disporre di personale giovane e già preparato anche per scongiurare il rischio concreto di una forte riduzione degli addetti per quiescenza nel giro di pochi anni senza opportuni interventi. Siamo convinti – concludono – che occorra affrontare il tema della stabilizzazione della forza lavoro non solo finalizzandola alle ingenti attività legate al sisma ma anche, in un ottica che guardi al futuro, dotandosi di personale di cui il sistema delle autonomie locali ha estremo bisogno».


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