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Giù le tariffe delle mense e del trasporto scolastico, Spazzafumo: «Mantenuta la promessa»

SAN BENEDETTO - Restano invariate per le famiglie con Isee sopra i 20 mila euro, diminuiscono fino a un massimo del 60% per chi ha tre figli e un Isee fino a 14 mila euro. Non verranno aumentati i parcheggi né la Tari, che potrebbe invece essere ridotta
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Domenico Pellei, Antonio Spazzafumo, Stefano Gaetani

 

 

di Pier Paolo Flammini

 

Buone notizie per le famiglie sambenedettesi: l’Amministrazione Spazzafumo ha disposto la riduzione delle tariffe del trasporto scolastico e delle mense scolastiche, oltre ai mercati e le fiere, ma anche i parcheggi a pagamento. E nel 2024 non aumenterà la Tari, anzi ci potrebbero essere delle novità in positivo anche per la tassa sui rifiuti urbani.

 

Le decisioni sono state rese note in una conferenza stampa in cui ha partecipato il sindaco Antonio Spazzafumo, l’assessore al Bilancio Domenico Pellei e il consigliere comunale Stefano Gaetani, quest’ultimo in sostituzione dell’assessore ai Servizi Sociali Andrea Sanguigni, che sta per diventare padre.

 

TRASPORTO SCOLASTICO – Le nuove tariffe saranno attive già nel gennaio 2024. Per le famiglie con un reddito Isee superiore a 20 mila euro, le tariffe restano invariate mentre ci sarà una scontistica per chi ha un reddito inferiore:

– Per Isee inferiore a 7mila euro rimane l’esenzione;

– Per Isee compreso fra 7mila a 13mila si passa da 110,60 a 70 euro (-36%);

– Per Isee superiore a 13mila euro si passa da 171,70 a 150 euro (-13%);

– Per i non residenti si passa da 171,70 a 170 euro. Per queste tre ultime categorie vige la riduzione del 50% per il secondo figlio, come nel 2023.

 

BUONI MENSA – Restano invariate le tariffe per Isee superiore a 20 mila euro e per i non residenti. Per il resto le tariffe sono di sotto specificate:

– Per Isee inferiore a 7mila euro resta l’esenzione;

– La seconda fascia cambia intervallo: non più da 7mila a 20mila, ma da 7mila a 14mila: per il primo figlio si passa da 4,50 a 2,50 euro (-45%); per il secondo da 3,50 a 1,80 (-48%); per il terzo da 2,50 a 1 euro (-60%).

– La terza fascia quindi va da 14mila a 20mila: per il primo figlio si passa da 4,50 a 3,50 euro (-22%), per il secondo da 3,50 a 2,70 (-22%) e per il terzo da 2,50 a 1,70 euro (-32%).

MERCATI E FIERE – Partecipazione a fiere e manifestazioni fieristiche a carattere nazionale e regionale, per uno stand o una postazione giornaliera: 40 euro. Riduzione del 50% limitatamente alla prima edizione di nuove fiere, quindi 20 euro a postazione.

 

«Lo scorso anno abbiamo dovuto adeguare le tariffe all’Istat, anche se non sono state innalzate al livello dell’adeguamento Istat. Per il 2023 l’Istat rileva una inflazione al 5,75%, ma il Comune di San Benedetto non farà alcun aumento delle tariffe – afferma l’assessore al Bilancio Domenico PelleiLa riduzione delle tariffe è stata possibile grazie a un lavoro di ottimizzazione delle risorse e non attraverso dei tagli o prelievi da altre fonti. Ad esempio per quanto riguarda i pasti serviti nelle mense scolastiche siamo passati dai 198 mila del 2021 ai 210 mila del 2022 ai 240 mila del 2023, e questo consente delle economie di scala e quindi di poter risparmiare».

 

Per quanto riguarda i trasporti, il consigliere Gaetani fa presente come, mantenendo gli stessi percorsi, «si sia riusciti a ridurre i chilometri percorsi dai bus di circa 20 mila chilometri all’anno, e per un costo chilometrico complessivo, tra mezzo e lavoratori, di 5 euro al chilometro, ciò significa un risparmio di 100 mila euro, che è stato così adoperato per ridurre le tariffe: ma poi dovremo fare l’appalto per il 2024-25. Ciò significa che le tariffe del trasporto saranno ridotte soltanto nel prossimo mese di settembre».

 

Restano invariati i costi dei parcheggi, compresi quelli sul lungomare nel periodo estivo, mentre si spera in qualche taglio per quel che riguarda la Tari.

 

Soddisfatto ovviamente il sindaco Spazzafumo: «Avevamo promesso in uno dei primi Consigli comunali del 2023 di ridurre le tariffe e lo stiamo facendo a partire dalle famiglie più numerose e con reddito più basso ha dichiarato».


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