di Pier Paolo Flammini
Sarà un fine anno col botto, senza ombra di dubbio, per la politica acquavivana. Domenica 31 dicembre, serata di San Silvestro, si terrà il Consiglio comunale a partire dalle ore 21,30.
Non è uno scherzo, né un Pesce d’Aprile di Capodanno: è la conseguenza del mancato svolgimento del Consiglio Comunale che era stato convocato venerdì 29 dicembre alle ore 21, ma che non si è svolto a causa di numerose assenze in seno alla maggioranza che hanno impedito il raggiungimento del numero minimo necessario per lo svolgimento dell’assise.
Così, come scritto nella prima convocazione, si è dovuto rimandare l’incontro alla seconda convocazione, appunto già fissata alle 21,30 (addirittura più tardi rispetto alla prima) del 31 dicembre.
«Questo è ciò che succede quando c’è una maggioranza che non è in grado di raggiungere il numero legale per lo svolgimento del Consiglio comunale – commenta l’ex sindaco Pierpaolo Rosetti del gruppo “Acquaviva più forte” – le assenze del vicesindaco Pignotti, dell’assessore Rossi e dei consiglieri Cafaro e Capretti hanno determinato il rinvio alla seconda seduta. Una mancanza di rispetto e di serietà che Acquaviva non merita».
Così si svolgerà un Consiglio comunale del tutto eccezionale per tempistica, forse unico nella storia italiana almeno a nostra memoria. La sera di San Silvestro, invece che il cenone, il sindaco Infriccioli e gli altri consiglieri saranno costretti a discutere e votare i tre punti all’ordine del giorno: Revisione delle partecipate pubbliche, Aree e fabbricati da destinare a residenza, attività produttive e terziarie: determinazione dei prezzi per il 2024, Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari.
O forse si troverà una soluzione intermedia: un antipasto con affettato tipico, olive all’ascolana e cremini con un buon bicchiere di passerina, il classico timballo dopo la prima votazione, cotechino e lenticchie mentre si discute dei prezzi delle aree di un terreno, uva e panettone mentre si discute di una vendita di un bene comunale e finalmente un bel cin cin con calici di spumante e il classico botto di mezzanotte.
D’altronde il “cosa fare a Capodanno” è uno dei rompicapo più classici, dunque avere la serata impegnata con il Consiglio Comunale potrebbe essere la scelta che evita di scervellarsi tra troppe alternative: e chissà che molti cittadini acquavivani (e, perché no, non solo), non ne approfittino per trascorrere un San Silvestro alternativo, carico di senso civico.
Oppure tutto si svolgerà all’italiana, con discussioni rapidissime e votazioni paletta, appena in tempo per partecipare al cenone: è Capodanno anche per i consiglieri comunali di Acquaviva Picena, suvvia.
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