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Samb, una stagione all’Inferno e ritorno: cronaca dei 12 mesi che hanno cambiato la storia del club

SERIE D - Il "racconto" di un anno che da solo sintetizza gli ultimi tribolati 30 della storia rossoblù, proprio nell'anno del centenario. Alla fine giungerà una sorta di "quarta fusione" con il Porto d'Ascoli, dopo che nel 1923 "Forza e Coraggio", "Serenissima" e "Fortitudo" fecero nascere la Samb
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Roberto Renzi e Vittorio Massi

 

di Pier Paolo Flammini

 

In trent’anni a San Benedetto è accaduto di tutto: presidenti per un giorno, vendite a 1 euro e un pacco di debiti, iscrizioni in extremis e  iscrizioni saltate in extremis. Con corsi e ricorsi di durata decennale o quasi: prima le ondate nord-abruzzesi con Giovanni Cerulli Irelli, Caucci, Mastellarini/Paterna e Tormenti (questi ultimi tuttavia di Martinsicuro e connessi con la città), poi un decennio romano (il tentativo della famiglia Milone, Moneti, Bucci, Fedeli, e il suo successore Serafino, sì calabro/lombardo/argentino ma anche presentato al predecessore da un «pezzo da novanta della politica italiana» e infine Renzi), quasi tutti tra l’altro amici o conoscenti del presidente della Lazio Claudio Lotito, oggi senatore eletto in Molise.

 

Il 2023 è stato l’anno ultimo di questo trentennio, con una svolta, sintetizzabile in quanto avvenne lo scorso 10 agosto: e appunto come ultimo, ha condensato in sé tutto quanto avvenuto in un trentennio, nel basso e nell’alto, nella sofferenza e nell’amore. Proprio la passione della tifoseria, che aveva toccato il minimo nel campionato precedente, è poi riesplosa in quello in corso: non era scontato anzi in pochi si aspettavano una risposta simile. Per molti le ferite inferte nel tempo e in particolare negli ultimi anni.

 

5 MARZO 2023 PORTO D’ASCOLI-SAMB 0-0 Sicuramente il passaggio più controverso e difficile del 2023, difficilmente definibile per l’insieme di posizioni che si sono scontrate. La Samb di Renzi veniva da mesi di contestazione, con tre cambi di allenatore, un direttore sportivo “sparito” (Cozzella), un presidente costretto ad essere scortato per arrivare allo stadio, giocatori non pagati da ottobre. E allora, proprio in occasione della stracittadina contro la formazione del presidente Vittorio Massi, la protesta della tifoseria travolge tutto, con la richiesta esplicita rivolta ai calciatori di non disputare l’incontro.

 

Si giocherà invece, in un clima surreale, in uno stadio volutamente semi-vuoto (sarà così per scelta della tifoseria nel prosieguo della stagione), con Lulli e Torromino che restano in tribuna (non saranno più convocati da mister Maloni) e gli ultras che invece chiedono di finirla lì, di ritirare la squadra dal campionato.

 

L’unico momento di gioia ci sarà in occasione della ricorrenza del centenario della Samb, il 6 aprile, quando attraverso le Samb Legend vengono ricordate le glorie (e i dolori) di tanti decenni, alla presenza di tantissimi tifosi e ex calciatori: le magliette commemorative vengono esaurite in pochi minuti, segnale che al di sotto della cenere la passione per il passato ancora non era spenta.

 

La Samb di Maloni andrà avanti e riuscirà a salvarsi, ma sarà sempre la situazione societaria a dominare la discussione: Renzi tratta o non tratta, chi si fa avanti viene osteggiato dalla tifoseria con striscioni eloquenti, primo tra tutti Antonini (altro romano, che poi ha virato a Trapani, primissimo in Serie D e dove ha acquistato anche la società di basket e la televisione locale).

 

L’ESTATE Mentre le scadenze per l’iscrizione in Serie D si avvicinano, e poi vengono superate e appare sempre più evidente l’impossibilità di Renzi di riuscire ad appianare i debiti sportivi, Massi dà seguito a quanto espresso tacitamente nei mesi precedenti: trasformare il suo Porto d’Ascoli in una “nuova” Samb. Dapprima con il nome “San Benedetto Calcio“, per il quale inizia a formare un organigramma societario con il consulente esterno Max Fanesi, il direttore sportivo Stefano De Angelis e infine l’allenatore Maurizio Lauro. Poi con i primi acquisti, mentre dall’altra parte Renzi è del tutto assente, persino verso chi, non si sa bene quanto convintamente, tenterebbe di avvicinarlo.

 

Al momento dell’avvio del ritiro e della presentazione della campagna abbonamenti. è chiaro che il rischio delle “due Samb” è svanito. Ma la svolta arriva il 10 agosto, quando il presidente della Figc Gravina, valutata la situazione che si è creata, riassegna il nome “Sambenedettese” alla società di Massi. Così tutte le ruggini accumulate in tanti anni sembrano svanire: la campagna abbonamenti segna un record storico e senza eguali in Serie D (3.758 tessere), i tifosi distribuiscono 4.500 sciarpette ai bambini delle scuole, la campagna sponsorizzazioni letteralmente esplode (nel corso del 2023 gli sponsor saranno 180).

 

La campagna acquisti vede l’arrivo di nomi importanti (Alessandro, Arrigoni, Sirri) e la Samb viene inserita nel lotto delle pretendenti alla vittoria finale.

 

IL CAMPIONATO Fino al mese di dicembre si poteva parlare di marcia trionfale o quasi, con la formazione di Lauro capolista e in vantaggio di 5 punti rispetto alle avversarie. Poi è arrivata la frenata, con le prime due sconfitte (a Campobasso e Vigor Senigallia al Riviera) che hanno ridimensionato le aspettative ma non la volontà di centrare la promozione al primo colpo (il Campobasso, campione d’inverno, ha tre punti di vantaggio). E dopo i due punti in 4 partite, a finire al centro della contestazione è stato proprio mister Lauro, confermato però dal presidente Massi.

 

Intanto nel calciomercato invernale si segnalano le partenze dei due attaccanti Romairone, poco impiegato (1 gol) e Alessandro, invece al di sotto delle attese (3 gol). Gli arrivi più importanti sono tutti targati Serie C: il centrocampista Bontà, l’esterno Senigagliesi e (si è in attesa dell’annuncio) il jolly offensivo Giampaolo.

 

SINTESI 25 punti nella prima parte dell’anno (7 vittorie, 4 pareggi, 6 sconfitte), con 20 gol fatti e 19 subiti. 31 invece nel girone di andata del campionato 2023-24 (8 vittorie, 7 pareggi, 2 sconfitte), con 29 reti realizzate e 16 subite.

 

Complessivamente, dunque, nel 2023 la Samb ha realizzato 15 vittorie, 11 pareggi e 8 sconfitte, con 49 gol fatti e 35 subiti (+14 differenza reti). Il miglior marcatore ovviamente Simone Tomassini (9 centri).

 

Ma la vittoria più bella, senza dubbio, è stata quella di tenere in vita la Samb, con la quarta fusione cittadina dopo che nel 1923, esattamente 100 anni fa le tre formazioni “Serenissima“, “Forza e coraggio” e “Fortitudo” decisero di unirsi dando vita alla società rossoblù. 


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