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Su Giampaolo l’ira di Massi: «Tradita responsabilità pre-contrattuale, valuterò se rivolgermi all’avvocato»

SERIE D - Atteso nella giornata di ieri, non arrivato per una ventilata indisposizione, nella notte invece accordo con la formazione dorica: buggerate così Recanatese, che lo aveva svincolato solo a condizione che andasse in serie D, e la società di Massi, con la quale si era accordato da tempo anche per l'alloggio e il numero di maglia che è stato già stampato
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Vittorio Massi e, a destra, Daniel Giampaolo ad Ancona con il ds Micciola

 

di Pier Paolo Flammini

 

Altro che stato influenzale, altro che malore intestinale: l’arrivo di Daniel Giampaolo alla Samb, atteso nel pomeriggio di ieri e poi rinviato per un problema fisico, ha visto poi l’attaccante ex Recanatese prendere l’A14 ma in direzione nord e dirigersi ad Ancona anziché a San Benedetto.

 

La notizia ha del clamoroso se si pensa all’accordo raggiunto già prima di Natale e poi perfezionato prima del Capodanno, con Giampaolo che aveva già parlato con alcuni suoi nuovi potenziali compagni per accasarsi a San Benedetto e indossare la maglia numero 10, lasciata dal partente Alessandro.

 

Invece il d.s. dell’Ancona Micciola è stato autore di un vero e proprio blitz e nel momento in cui la Recanatese ha accettato di svincolare Giampaolo, proprio su garanzia dello stesso che sarebbe andato alla Samb in Serie D e non ad una diretta concorrente della Serie C. Tutti buggerati quindi, Recanatese e Samb, ma non l’Ancona.

 

La Samb ha diffuso un durissimo comunicato sulla vicenda: «La U.S. Sambenedettese esprime tutto il proprio dissenso per il comportamento altamente scorretto del calciatore Daniel Giampaolo e del suo agente Gianfranco Cicchetti, che vanno contro ogni principio di rispetto e lealtà sportiva da sempre incarnato dalla nostra società: infatti, dopo aver raggiunto da giorni l’intesa totale tra le parti e aver insieme concordato anche altri dettagli importanti come numero di maglia (già stampata) ed alloggio, il calciatore in questione dalla serata di ieri non ha più risposto alle chiamate dei dirigenti rossoblù accordandosi contemporaneamente con un altro club senza effettuare la minima comunicazione.

 

Un atteggiamento davvero indecoroso nei confronti della Samb e dell’intera città, segnale chiaro di una mentalità che non può sposarsi affatto con quella rossoblù: serietà e valori morali restano per tutti noi aspetti principali, che sono venuti meno in poche ore da parte di personaggi dai quali la nostra società è ben felice di prendere definitivamente le distanze nel presente e nel futuro».

 

Ma c’è stata poi un’aggiunta sulla pagina Facebook della Samb con la quale si minaccia che la vicenda non finisca con questo comunicato: «Pertanto, il presidente Vittorio Massi  sentendosi usato per una tale scorrettezza si riserva di contattare il suo avvocato di diritto sportivo Carlo Rombolà in quanto vige una responsabilità pre-contrattuale».

 

Da parte sua Giampaolo è stato lesto a farsi fotografare assieme al d.s. Micciola e a rilasciare le prime dichiarazioni: “Avevo desiderio di mantenere la categoria e quando si è aperta la possibilità di approdare ad Ancona, una piazza che mi ha sempre affascinato, non ho esitato. Ci sono tutti i presupposti per fare bene, sono a disposizione di mister Colavitto».

 

Resta ora per la Samb il problema di acquistare un altro attaccante, dopo le partenze di Alessandro e Romairone e l’arrivo dell’esterno Senigagliesi: Giampaolo era il jolly offensivo ideale che però va assolutamente rimpiazzato per garantire certezze al 4-3-3. Un mese fa era saltato anche l’arrivo di Vittorio Esposito, allora per l’opposizione del presidente del Termoli.


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