Carnevale Storico di Offida, sabato il via per celebrare il 500° anniversario

“Lu bov fint” e “Li vlurd”

di Elena Minucci

Il Carnevale Storico di Offida compie 500 anni. Secondo gli antichi statuti comunali, infatti, i primi festeggiamenti carnascialeschi risalgono al 1524. Una vera e propria festa di popolo, che attraversa cinque secoli di storia, cultura e tradizioni e che ogni anno richiama migliaia di persone, anche tanti turisti, rendendo le manifestazione dell’antico borgo (inserito tra i più belli d’Italia) un’esperienza unica nel suo genere. Per festeggiare questo importante traguardo, l’Amministrazione comunale e diverse associazioni locali, hanno allestito un ricco programma di eventi.

Sabato 13 gennaio alle ore 17 al teatro Serpente Aureo, luogo culto del carnevale offidano, sarà una giornata speciale: verrà raccontata la storia del Carnevale di Offida. L’incontro sarà l’occasione anche per vedere e apprezzare il manifesto celebrativo del cinquecentenario, un’opera artistica realizzata in tiratura limitata dall’artista Francesco Bongiorni, illustratore tra i più apprezzati in Italia e a livello internazionale: è sua l’ultima copertina del “The New York Times”.

Sempre sabato sarà possibile ritirare la cartolina con il manifesto celebrativo con l’annullo speciale raffigurante il logo appositamente creato per l’importante ricorrenza dall’ architetto Fabio Marcelli. Sarà presente infatti nel foyer del teatro un servizio filatelico allestito in collaborazione con Poste Italiane. Nel pomeriggio l’intervento di autorità, appassionati e studiosi del Carnevale per dare ai presenti pillole e chicche storiche suggestive.

«Offida si appresta a vivere il suo 500° Carnevale Storico – dice il sindaco Luigi Massa – il Carnevale scorre nel nostro animo e la consapevolezza di vivere questa straordinaria ricorrenza ci riempie maggiormente di entusiasmo ed orgoglio».

Come da tradizione, le luci sul Carnevale di Offida verranno accese nel giorno in cui si celebra Sant’Antonio Abate, mercoledì 17 gennaio, mentre sabato 20 (dalle ore 19) grande festa in Piazza del Popolo.

Seguirà poi “La domenica degli amici” il 28 gennaio, quindi “La domenica dei Parenti” il 4 febbraio, in occasione delle quali tanti visitatori potranno ritrovarsi nei locali di Offida per gustare le specialità tipiche. Nel pomeriggio tutti in Piazza del Popolo con musiche e balli con le storiche Congreghe, gruppi mascherati ognuno dei quali si caratterizza con stendardi e costumi tipici.

Sabato 3 febbraio al teatro Serpente Aureo (ore 22) si terrà il “Veglionissimo”, evento novità per celebrare questa edizione 2024. Protagonisti la musica anni Cinquanta e tanti ospiti.

Giovedì grasso 8 febbrai alle ore 11,30 la consegna delle chiavi da parte del sindaco a una delle Congreghe, poi alle 15 al Serpente Aureo la mascherata dei bambini, infine alle 23 musica e allegria con le Congreghe nelle strade e piazze del centro storico.

Come sempre gli eventi clou saranno “Lu bov fint” e “Li vlurd”. Il bove è in programma venerdì 9 febbraio, dalle 14,30, con la tradizionale “caccia” al bove (finto) che dal quartiere Cappuccini si conclude in Piazza del Popolo. In mattinata (dalle ore 9) spazio al “Bove finto dei bambini”, poi al “Bove finto dei ragazzi”, con una manifestazione dei piccoli studenti durante la quale viene simulata la stessa corrida ma con un “bove” più piccolo.

Sabato 10 febbraio alle ore 22 al Teatro Serpente Aureo scoccherà l’ora del “Veglionissimo”, domenica 11 febbraio, dalle ore 16, balli e musiche in centro storico con le Congreghe di nuovo protagoniste.

In teatro, invece, alle 22 ci sarà il “Veglionissimo mascherato” che prevede un concorso a premi per i gruppi che si esibiranno sul palco. Lunedì 12 il grande “Veglionissimo di Carnevale”.

Gran finale martedì 13 febbraio con le maschere in Piazza del Popolo a partire dalle ore 15, mentre alle 19 appuntamento con “I vlurd”, l’altro evento clou del Carnevale Storico di Offida, con i fasci di canne riempiti di paglia – i vlurd – che all’ imbrunire verranno bruciati segnando così la fine del Carnevale. E l’arrivederci al 2025.