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Bottiglieri e Canducci: «Concessioni demaniali scadute, il Comune promuova le gare prima del caos»

SAN BENEDETTO - I due consiglieri di centrosinistra presentano una interrogazione al sindaco Spazzafumo: «La proroga al 31 dicembre 2024 consentita solo per il tempo necessario per consentire le procedure di gara. L'Amministrazione, se eventuali ricorsi venissero accolti, rischia di rispondere di danno erariale con responsabilità civile e penale di funzionari e dirigenti e rischio di occupazione abusiva degli arenili da parte degli ex concessionari»
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Aurora Bottiglieri e Paolo Canducci

 

Paolo Canducci di Europa Verde e Aurora Bottiglieri di Pd-Articolo Uno-Nos all’attacco sull’applicazione della direttiva Bolkestein alle concessioni balneari e sulla proroga di un anno concessa dall’Amministrazione Spazzafumo, ovvero fino al 31 dicembre 2024.

 

Con una lunga interrogazione i due consiglieri comunali chiedono risposta orale al question time del prossimo Consiglio Comunale.

 

«Il Governo Draghi aveva disposto la proroga fino al 31 dicembre 2023 delle concessioni in essere – scrivono – e la loro ulteriore proroga per il tempo strettamente necessario fino alla conclusione delle procedure di gara in essere e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2024, escludendo in radice qualunque proroga generalizzata».

 

«L’Amministrazione Spazzafumo – continuano – ha ritenuto opportuno applicare la proroga generalizzata prevista dal decreto “Milleproroghe” del governo Meloni, prorogando le attuali concessioni fino al 31 dicembre 2024, ignorando la reale situazione giuridica delle concessioni, irrimediabilmente scadute, e l’opportunità di procedere alla piena applicazione della Direttiva Bolkestein, attraverso procedure di evidenza pubblica per l’assegnazione delle suddette concessioni». Alla confusione imperante va aggiunto che molti comuni, come ad esempio Grottammare, ma anche San Benedetto per alcune concessioni, avevano già concesso le proroghe al 2033 definite prima della citata legge Draghi.

 

Il tema è quello di eventuali ricorsi: «La proroga espone la stessa Amministrazione a ricorsi in sede amministrativa stante l’evidente illegittimità della delibera e tali ricorsi possono costituire un potenziale grave danno per l’Amministrazione statale e comunale, potendosi facilmente prefigurare un consistente danno erariale in ragione della mancata applicazione di procedure di gara per l’attribuzione delle concessioni, oltre che esporre dirigenti, funzionari e amministratori a responsabilità di carattere patrimoniale e penale. Analogo pericolo corrono i titolari delle concessioni scadute, che potrebbero incorrere nelle conseguenze penali in caso di abusiva occupazione dell’area demaniale e che, ancora di più, l’accoglimento di tali ricorsi potrebbe determinare il caos gestionale dei lidi proprio all’approssimarsi della stagione balneare, con danni incommensurabili per l’economia cittadina».

 

Bottiglieri e Canducci chiedono al sindaco Spazzafumo se «l’Amministrazione abbia definito le modalità per la messa a gara delle suddette concessioni demaniali e in ragione di quale interesse ha inteso prorogare ancora di un anno in maniera generalizzata le concessioni demaniali marittime, e se siano valutati gli esiti di eventuali ricorsi in sede amministrativa e penale contro tale delibera e anzi se intenda rivedere il suo atteggiamento, utilizzando il tempo che rimane per porre rimedio con la massima celerità possibile alle sue inadempienze, promuovendo le gare e prevedendo a salvaguardia della stagione estiva entrante che le nuove assegnazioni con relativi subingressi non avverranno prima dell’autunno».


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