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Russell Crowe, l’annuncio in tv: «A febbraio verrò in Italia, le mie origini nel Piceno»

L'ATTORE neozelandese sarà tra gli ospiti del Festival di Sanremo. La conferma nella diretta odierna di "Viva Rai 2", il programma condotto da Fiorello. Nel video, il "gladiatore" ribadisce di aver trovato il suo legame di sangue con il bel paese e con Ascoli. Ricercatori sempre al lavoro per capire se si tratta del capoluogo o della provincia
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di Luca Capponi

 

«Ciao Amadeus, ciao Fiorello, ci vediamo a Sanremo. Sono felicissimo del vostro invito al Festival e non vedo l’ora di raggiungervi lì e di venire in Italia, perché ho scoperto di essere anche di origini italiane; precisamente di Ascoli Piceno e prima ancora Parma. Ciò che mi connette all’Italia, ora lo so per certo, non è soltanto una questione di predilezione ma un legame di sangue. A presto amici. Ciao Amadeus, ciao Fiorello, ciao Italia: al mio segnale scatenate l’inferno».

Russell Crowe a “Viva Rai 2”

 

Russell Crowe, in un italiano ben comprensibile, ha ribadito in diretta tv che sì, i suoi avi venivano dal Piceno. E, al tempo stesso, ha annunciato la sua presenza sul palco dell’Ariston per il prossimo 8 febbraio.

 

È accaduto stamattina durante la diretta di “Viva Rai 2“, il programma mattiniero condotto proprio da Fiorello e durante cui l’attore neozelandese ha fatto capolino regalando la succosa anticipazione.

 

Anticipazione che riguarda da vicino il nostro territorio ormai dallo scorso 3 gennaio, giorno in cui ha diffuso la notizia sulle sue presunte origini italiane grazie a Luigi Ghezzi, suo trisavolo nato, secondo quanto riportato da Crowe, ad Ascoli nel 1829.

 

Da quel preciso momento, davvero, e non solo per citare la mitica battuta de “Il gladiatore”, si è scatenato l’inferno, tra sindaci che esultano, meme, battute e chi più ne ha più ne metta, mentre i ricercatori hanno provato a raccapezzarci qualcosa, prima di finire in un cul de sac. Ad oggi, infatti, sono in piedi diverse ipotesi (leggile qui) che però non fugano i dubbi: per Ascoli si intende la città o la provincia? E se trattasi di provincia, in quale zona sarebbe nato il buon Luigi? Grottammare? O altrove? O da nessuna parte?

 

Di sicuro non si tratta di ricerche facili, anche perché parliamo davvero di un altro mondo, dove i registri venivano tenuti anche dalle parrocchie e non solo dai Comuni come oggi. Immaginarsi solo quante ve ne fossero all’epoca. E questo è solo un aspetto della questione. Chissà che proprio la visita di Crowe in Italia non possa contribuire a dipanare il mistero.

 

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