di Luca Capponi
«Russell Crowe ha confermato il suo legame di sangue con l’Italia e soprattutto con Ascoli Piceno, per questo durante il prossimo Consiglio comunale proporrò di conferire la cittadinanza onoraria all’attore per mantenere solido il legame e per continuare a promuovere Ascoli nel mondo anche attraverso la sua grandezza artistica e la sua grande esperienza internazionale».
L’annuncio è del sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, ed arriva ad appena 24 ore dalle ultime dichiarazioni che il protagonista de “Il gladiatore” ha rilasciato al programma tv di Fiorello “Viva Rai 2” (leggi qui), ribadendo di avere scoperto origini picene nel suo dna e confermando la presenza come ospite al Festival di Sanremo, il prossimo 8 febbraio.
Da qui l’idea del primo cittadino, che si è subito reso disponibile ad avviare le procedure per conferire il riconoscimento al 59enne attore neozelandese. Ovviamente, come ha ricordato lo stesso Fioravanti, l’iter per la cittadinanza onoraria deve necessariamente passare anche per il Consiglio comunale. Ed in tal senso qualcuno già manifesta idee diverse, come Francesco Ameli (Pd).
«Come non essere felici se un personaggio del calibro di Russell Crowe afferma di avere origini ascolane? – spiega Ameli – Penso sia una grande opportunità di marketing per il territorio, ed una sua visita nelle nostre terre durante il festival di Sanremo sarebbe una grande vetrina per la città e il Piceno tutto. Piegare però le istituzioni al conferimento di una cittadinanza alla sua persona quando non vi è alcuna certezza basata su fonti e fatti storici lo ritengo un errore istituzionale, che mette alla mercè di un video e di alcune dichiarazioni in Consiglio comunale solo in un’ottica elettoralistica».
«Diversi studiosi ci ribadiscono come non vi siano tracce storiche certificate delle origini ascolane dell’attore – prosegue -. A meno che non si decida di dare cittadinanze onorarie a tutti i personaggi famosi che parlano di origini dalla città di Ascoli, il che mi sembra stia accadendo, e lo ritengo sinceramente fuori luogo. Il mio consiglio? Lasciamo sognare tutti quanti noi sulle sue origini ascolane e picene anziché rischiare di avere brutte notizie. Invitiamolo ad Ascoli ma in assenza di notizie certe evitiamo cittadinanze onorarie».
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