di Giuseppe Di Marco
Il ridimensionamento della Medicina d’Urgenza sarà temporaneo e legato a lavori necessari per il reparto. A spiegarlo, nella mattina del 18 gennaio, è stato il direttore generale dell’Ast 5 Nicoletta Natalini. L’unità operativa non sarà smantellata ma spostata al piano del Pronto Soccorso con conseguente riduzione di 5 posti letto.
«Ho appena finito un incontro con l’unità operativa coinvolta – spiega la dg – Intanto voglio smentire la notizia per cui siamo stati costretti a restituire i 1,1 milioni del decreto legge 34 del 2020. Queste risorse, semplicemente, non sono ancora state spese, perché dal 2021 è subentrato il Pnrr ed è stato necessario concentrarci su quegli investimenti, che hanno specifiche scadenze. Il problema è che la Murg, quando furono fatti i lavori, non venne completato l’intervento sui flussi d’aria: adesso abbiamo intenzione di usare questi soldi. Il reparto diventerà un cantiere proprio perché non si possono usare i posti letto in cui non sono stati fatti i lavori di cui sopra. Da domani verrà disposto il trasferimento dei ricoveri nelle stanze di degenza usate anche nel periodo Covid: 4 stanze con 2 posti letto nel piano del Pronto Soccorso. Al loro interno ci sarà gran parte dell’apparecchiatura attualmente usata nella Murg».
Conclude la Natalini: «Mi rendo conto che sarà un sacrificio, dato che si passerà da 13 a 8 posti letto. Il reparto d’altronde deve essere autorizzabile. Entro settembre dovrà essere comunicata la situazione di tutte le strutture sanitarie: alcune sono completamente a norma, altre vanno verificate. I lavori dureranno cinque, sei mesi e a lavori finiti rivaluteremo cosa ci converrà fare, ma l’ospedale non perderà quello spazio e quella funzione. I posti letto torneranno quelli di prima».
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