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Eventi estivi, il Comune valuta di acquisire l’ex Galoppatoio

SAN BENEDETTO - La minoranza e i commercianti del centro avevano chiesto di non organizzare manifestazioni gastronomiche in centro: l'alternativa, per la maggioranza, si troverebbe a pochi passi dalle zone più frequentate della città
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L’ex Galoppatoio

 

di Giuseppe Di Marco

 

Dove trasferire gli eventi gastronomici da farsi in estate? I commercianti e la minoranza consiliare premono per spostarli dal centro, in modo da non ingolfare le zone clou della Riviera nel momento di maggiore afflusso turistico. E in maggioranza si è fatta strada un’idea alternativa.

 

Anziché usare Viale Secondo Moretti, la Rotonda GiorginiViale Buozzi, l’Amministrazione avrebbe in mente di acquisire l’ex Galoppatoio dal Demanio Statale, in modo da avere a disposizione un’area sufficientemente ampia e centrale in cui organizzare manifestazioni.

 

Al momento, all’ex Galoppatoio si possono mettere in piedi solo eventi no profit, ma gran parte degli esercenti, in centro, ha lamentato la concorrenza generata da certi appuntamenti enogastronomici. L’opposizione, alcune settimane fa, ha presentato una mozione per “blindare” le zone più frequentate di San Benedetto nei 60 giorni di alta stagione, così da mettere al riparo le attività da fiere che non promuovono tipicità del territorio.

 

La mozione poi è stata ritirata, anche perché la maggioranza ha promesso che avrebbe discusso l’argomento in un’apposita commissione. La riunione si è tenuta alcune settimane fa, ma non ha partorito alcuna decisione. Nel frattempo, però, la maggioranza avrebbe pensato all’acquisizione dell’ex Galoppatoio, pallino della precedente Amministrazione, per non delocalizzare eccessivamente i festival che prevedono la somministrazione di cibi e bevande.

 

Alternative non ce ne sarebbero: chiedere alle imprese di spostarsi a Porto d’Ascoli, secondo la maggioranza, significherebbe dire addio a tanti appuntamenti divenuti ormai tappe obbligate del cartellone estivo. Da qui ai prossimi mesi, quindi, dovrebbe partire una trattativa con l’Ufficio del Demanio di Ancona per valutare la fattibilità dell’operazione.


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