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Russell Crowe “l’ascolano”: concessa la cittadinanza onoraria dal Consiglio comunale

ASCOLI - In attesa di conferme inequivocabili sulle origini nostrane del Premio Oscar neozelandese, dopo quasi 5 ore di assemblea i consiglieri hanno approvato la delibera sulla base del lustro e della promozione turistica della città derivanti dagli annunci social e televisivi dell’ex “Gladiatore”. Nel frattempo, le ricerche condotte dagli storici Maria Elma Grelli e Andrea Anselmi hanno evidenziato l’acquisto nel 1849 di un terreno da parte di Luigi Ghezzi, residente in località Borgo, l’odierno quartiere di Borgo Solestà
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di Federico Ameli

 

Non chiamatelo più “ispanico”, ma “ascolano”. Se non di sangue – dato che le ricerche, nonostante dei riscontri significativi, sono ancora in corso – da stasera, quantomeno d’adozione.

 

Russell Crowe

 

Dopo l’annuncio del sindaco Marco Fioravanti, nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 18 gennaio, il Consiglio comunale ha formalmente approvato la delibera di conferimento della cittadinanza onoraria a Russell Crowe, l’attore neozelandese che qualche giorno fa ha annunciato con orgoglio su Twitter di poter vantare origini ascolane.

 

Merito di un trisavolo, tale Luigi Ghezzi, che a quasi 200 anni di distanza dalla sua nascita ha convinto media, appassionati e curiosi a puntare i riflettori sulla città delle cento torri, facendo però inevitabilmente scattare una corsa all’ultimo archivio tra le comunità del Piceno desiderose di annoverare un Premio Oscar tra i propri concittadini.

 

L’Arengo, però, non si è fatto trovare impreparato, con il sindaco Fioravanti che tre giorni fa ha affidato agli storici Maria Elma Grelli e Andrea Anselmi l’arduo compito di trovare conferme sull’indiscrezione rivelata dallo stesso Crowe.

Andrea Anselmi, Maria Elma Grelli e Marco Fioravanti in Consiglio comunale

 

«Come noto, Russell Crowe ha annunciato la sua intenzione di venire in Italia per il Festival di Sanremo, affermando che il suo trisavolo, Luigi Ghezzi, è nato nel 1829 ad Ascoli – ricorda il sindaco Fioravanti nel suo intervento introduttivo alla delibera – questa notizia ha portato la nostra città in primo piano sulla stampa nazionale e internazionale. L’attenzione di un attore di fama mondiale è un vanto, ma anche un’importante occasione di promozione per Ascoli, che in questo modo conferma l’interesse che la città è stata in grado di suscitare nell’ultimo periodo.

 

Non posso che ringraziarlo di cuore e invitarlo a visitare il nostro capoluogo, in modo da favorire anche lo sviluppo di interessi collaterali con la cultura cinematografica e audiovisiva».

 

Come spiegato da Fioravanti nel presentare un emendamento alla delibera, più che le comprovate origini ascolane della 59enne star di Hollywood, tuttora in fase di verifica, a motivare la concessione della cittadinanza onoraria sarebbero stati il lustro e la promozione turistica derivanti dai ripetuti messaggi veicolati da Crowe sui suoi profili social e in tv, che in attesa di verdetti ufficiali hanno già indubbiamente garantito una discreta dose di popolarità ad Ascoli e al Piceno.

Il Consiglio comunale al momento della votazione

 

Ma c’è di più. Negli ultimi tre giorni, infatti, le incessanti ricerche di Anselmi e Grelli hanno aggiunto ulteriori tasselli nella ricostruzione dell’identikit di Luigi Ghezzi, che alla luce delle ultime scoperte sembrerebbe molto più legato ad Ascoli di quanto le voci discordanti di questi giorni sembrassero indicare.

 

«L’insistenza mette il ricercatore nelle condizioni di verificare – conferma Maria Elma Grelli – Secondo Russell Crowe, Luigi Ghezzi sarebbe nato ad Ascoli, precisamente a “Borgo”, nel 1829. A quel punto si sarebbe spostato in Argentina per lavoro, per poi imbarcarsi per l’India e finire vittima di un naufragio che lo fa approdare in Nuova Zelanda. Qui troverà moglie, Mary Ann Curtain, e dopo tre generazioni qui nascerà Russell Crowe.

 

Viste le iniziali risultanze negative, abbiamo invitato il Sindaco a una certa prudenza – precisa la studiosa – Ad ogni modo abbiamo avviato le ricerche sul territorio e, dopo aver cercato invano il nome, ieri mattina Andrea si è imbattuto in un riferimento a una comunità Ghezzi con strane abitudini, che conviveva in affitto in località Borgo, che corrisponde all’odierno quartiere di Borgo Solestà.

 

 

Questa convivenza, in pieno Risorgimento, mi ha subito insospettito. Pertanto, nonostante la tarda ora, abbiamo ricontrollato i due catasti rurali dell’Archivio di Stato e, nell’ultima pagina, abbiamo scoperto che un Luigi Ghezzi nel 1849 ha acquistato un terreno per costruire un’abitazione a Borgo».

 

La novità, dunque, è rappresentata dalla certezza che, all’età di 20 anni, il trisavolo di Russell Crowe – o un suo omonimo – risulti attestato come residente a Borgo di Ascoli nei documenti dell’epoca, che peraltro testimoniano una significativa presenza di Ghezzi nell’allora via delle Vigne.

 

Ulteriori conferme in questo senso arriverebbero anche dalle ricerche relative alla madre del Ghezzi orgogliosamente ricordato da Russell Crowe, tale Annunziata Leggeri, con la famiglia Leggeri che secondo i due studiosi risulterebbe attestata nel medesimo catasto e negli stessi anni presi in esame.

 

Come annunciato dalla professoressa Grelli, inoltre, facendo riferimento agli scrupolosi registri argentini dell’epoca, la stessa Comunanza che vanta una notevole comunità di Ghezzi si sarebbe arresa all’evidenza di un Luigi Ghezzi ascolano doc, con conferme in arrivo anche dalla Nuova Zelanda.

 

In attesa di saperne di più e di confermare il dna piceno di Russell Crowe, le ricerche proseguiranno nei prossimi giorni nei registri parrocchiali di Ascoli, nella speranza di ottenere riscontri tra i battezzati e cresimati del tempo. Già allertate le parrocchie della zona, con le indagini che in assenza di eventuali nuove conferme coinvolgeranno anche le altre chiese di Ascoli. Prudenza, dunque, prima di affermare con certezza l’appartenenza ascolana di Crowe e, in attesa delle verifiche in chiesa, di scatenare davvero l’inferno.

 

 

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