di Andrea Ferretti
La lettera inviata a Matteo Renzi, leader di Italia Viva, da Angelo Procaccini, segretario comunale di Ascoli del Partito Democratico (di cui è anche consigliere comunale), ha scatenato un pandemonio di polemiche nel dibattito politico che sta cominciando ad avviluppare la città di Ascoli in vista della tornata elettorale per la quale, seppur abbastanza timidamente, è scattato il conto alla rovescia.
A sfidarsi, in attesa dei soliti outsider, saranno il sindaco uscente Marco Fioravanti (Fratelli d’Italia) per il centrodestra ed Emidio Nardini (consigliere comunale di Ascolto&Partecipazione) su cui converge il centrosinistra, Partito Democratico i primis.
E’ il momento della formazione delle liste che alla fine, come da tradizione, finiranno per non lasciar fuori nessuna associazione e nessuna famiglia di una città che fatica a raggiungere i 46.000 abitanti. Trascorso il sacrosanto Carnevale, ci sarà gran lavoro per grafici e tipografie che sforneranno manifesti, locandine e i mitici “santini”, con questi ultimi per certi versi attesi da chi è curioso di ritrovarsi in mano un bigliettino con il faccione dell’insospettabile vicino di casa, o del collega di lavoro, o del compagno di squadra.
Sulla falsariga della concomitante finestra di mercato del calcio di gennaio, il cosiddetto “mercato di riparazione”, in tanti stanno lavorando sulla formazione delle liste. Soprattutto su quelle che appoggeranno Marco Fioravanti, che si prevedono numerose. Se quello calcistico è “mercato di riparazione”, questo politico ha cominciato ad assumere connotati di “mercato di confusione”.
I cambi di casacca non sono certo più una novità. Se vent’anni facevano gridare allo scandalo, e dieci anni fa erano un boccone amaro da mandar giù per tanti comuni mortali, ora non fa più notizia. Parlamento docet. L’aumento delle percentuali di astensione dal voto la sua naturale conseguenza.
Ad Ascoli i primi segnali arrivano, forti e chiari, da Italia Viva. A dare la stura sono tre iscritti al partito di Renzi i quali attaccano la loro presidente provinciale Maria Stella Origlia, la stessa cui fa riferimento Procaccini nella lunghissima lettera spedita all’ex sindaco di Firenze, ex Pd ed ex premier. L’avrà letta? Forse.
L’accusa mossa alla vincitrice del recente congresso di Italia Viva è la decisione di aderire ad una lista che sosterrà Fioravanti nella corsa al suo secondo mandato.
I tre dissidenti che alzano la voce sono Giancarlo Luciani Castiglia, candidato sindaco del Pd nel 2014 poi consigliere comunale di minoranza con Guido Castelli sindaco di Ascoli), Mauro Pesarini che consigliere comunale del Pd, sempre ad Ascoli, lo fu per cinque anni prima di lui, e Angelo Gabrielli.
«La lettera scritta da Procaccini a Renzi – affermano – evidenzia le sorprendenti prese di posizione della responsabile provinciale di Italia Viva Maria Stella Origlia. Promotrice in prima battuta, all’insaputa di tutti i tesserati di Italia Viva, del cosiddetto Cantiere Riformista alla ricerca di una convergenza dell’opposizione alla giunta del sindaco Fioravanti, ha recentemente annunciato l’intenzione di aderire a una lista civica con Francesco Viscione (consigliere comunale, ndr) a sostegno al sindaco uscente. Scelta politicamente legittima, per carità. Ma il punto è un altro.
Questo cambio di direzione a 180 gradi – insistono – era del tutto imprevedibile, alla luce del punto di partenza (il Cantiere Riformista) annunciato da lei stessa a dicembre 2022. Tra l’altro la piattaforma elettorale con cui la responsabile ascolana di Italia Viva è stata legittimamente eletta al recente congresso provinciale di Italia Viva non conteneva alcun accenno a un possibile sostegno al sindaco uscente. Né alcuna deliberazione al riguardo è stata adottata dal partito a livello comunale che, tra l’altro, non è stato nemmeno convocato, esattamente come accaduto per gli organismi provinciali prima di dicembre 2022.
Appare evidente – la conclusione di Luciani Castiglia, Pesarini e Gabrielli – che dobbiamo ritenere che l’adesione di Maria Stella Origlia e Giuseppe Silvestri (presidente Italia Viva Ascoli, ndr) alla lista civica, annunciata in conferenza stampa, siano da ritenersi a titolo strettamente personale e non impegnino in alcun modo Italia Viva. È da chiarire a questo punto se le scelte della presidente provinciale di Italia Viva Maria Stella Origlia siano compatibili con l’incarico ricoperto nel partito».
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