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Palazzina ex Enel di Via Umbria, il Comune tenta il recupero dei locali

SAN BENEDETTO - Una parte dei locali, dicono i referenti dell'Amministrazione comunale, sarebbero dovuti tornare all'ente già da 7 anni. Per risolvere lo stallo si tenterà ogni strada, per non approdare in tribunale
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Tony Alfonsi, Bruno Gabrielli, Tonino Capriotti, Barbara De Ascaniis e Giselda Mancaniello nell’assemblea pubblica del quartiere Sant’Antonio da Padova

 

di Giuseppe Di Marco

 

Un tempo era vista come la futura location della Polizia Municipale, e ora il Comune tenterà di recuperarla. Parliamo della palazzina ex Enel di Via Umbria, una parte della quale, dicono i referenti dell’Amministrazione, dovrebbe divenire proprietà dell’ente.

 

A parlarne sono stati il vicesindaco Tonino Capriotti e l’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli durante l’assemblea pubblica del quartiere Sant’Antonio da Padova, tenutasi nell’oratorio dell’omonima parrocchia nella serata del 19 gennaio. A partecipare alla riunione sono stati, oltre a numerosi residenti di zona e il direttivo del comitato, anche le consigliere Barbara De AscaniisGiselda Mancaniello.

 

Durante l’Amministrazione Piunti si ipotizzò che, una volta terminata la realizzazione dell’immobile, il Comune avrebbe potuto prendere possesso di un piano e trasferirvi la Municipale dall’ex municipio di Piazza Cesare Battisti. L’idea poi è sfumata, anche perché il Comune non ha ancora formalizzato l’atto di acquisizione dal notaio, e per la Municipale si è deciso di fare una nuova sede alla palazzina di Piazza Kolbe. «I lavori su quell’edificio sono terminati da tempo – ha spiegato il vicesindaco – e una parte dei locali al suo interno, in base ad una convenzione, dovevano tornare al Comune già nel 2016. Sin dall’insediamento abbiamo chiesto un incontro con il notaio per chiudere la pratica. Il recupero, però, parrebbe non essere spontaneo».

 

Insomma, si tratta di capire che intenzioni abbia, a tal proposito, la ditta di costruzione. «Stiamo cercando – ha aggiunto Gabrielli – di portare avanti tutte le azioni giudiziarie ed extragiudiziarie per far valere il nostro diritto. Chiaramente qualsiasi avvocato sconsiglierebbe di andare in tribunale, dove i tempi di una risoluzione, inevitabilmente, si allungherebbero a dismisura». E’ noto che al Comune sono pervenute, nell’ultimo periodo, numerose richieste di spazi da parte delle associazioni sambenedettesi: una serie di locali in pieno centro, in tal senso, risolverebbero molte incognite.


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