di Pier Paolo Flammini
Se vogliamo, la gagliarda vittoria contro l’ottimo Avezzano è stata una conferma di quanto già visto nei due precedenti incontri del 2024, ovvero il 4-1 al Sora e il pareggio, per 2-2, contro il Tivoli. Perché il mezzo passo falso del Lazio aveva sì scatenato molte recriminazioni, ma va ricordato che il danno era avvenuto in cinque minuti, dal momento dell’espulsione di Bontà all’1-2 laziale. Ma in apertura di gara il dislivello tra le due formazioni era parso altrimenti incolmabile e solo l’inferiorità numerica subita per 70 minuti aveva impedito alla Samb di ottenere un’altra vittoria, per altro sfiorata nel finale seppure in dieci uomini.
Bisogna per forza di cose parlare dei due nuove acquisti, nella nostra analisi a freddo del lunedì, ovvero Luca Senigagliesi e Diego Fabbrini, ma occorre allargare il discorso anche all’assetto tattico adesso pulito che mister Lauro può apparecchiare, ovvero il 4-3-3 accantonato nel girone di andata. Anche perché, non va dimenticato, in queste prime giornate di ritorno Lauro ha avuto il coraggio di lanciare Grillo, Pietropaolo, Tourè e, ieri Pezzola da titolare al posto di Sbardella.
4-3-3 E’ stato l’equivoco del girone di andata. Squadra costruita per questo modulo con Paolini come incursore di centrocampo, ci si è resi presto conto (complice l’infortunio iniziale di Alessandro) di come Tomassini fosse insostituibile per gol realizzati ma anche per apporto alla squadra. Così, bloccata una fascia per l’under Cardoni, l’altra possibilità era una alternanza tra Alessandro e Battista. Il primo si era presentato con 22 gol nella stagione precedente, ma appariva evidente la sua difficoltà a giocare come esterno, accentrandosi spesso per caratteristiche proprie.
L’assenza di Paolini, quindi di inserimenti da dietro, l’ottimo rendimento di Battista come esterno e la necessità di sopperire all’assenza di centrocampisti offensivi (Scimia e Pietropaolo inizialmente non visti per motivi diversi), ha fatto virare Lauro a una sorta di 4-2-3-1 o 4-4-2, con Alessandro nel ruolo di regista avanzato, alle spalle di Tomassini.
Questo equivoco è stato risolto con la cessione di Alessandro, fiore all’occhiello della campagna acquisti, e l’arrivo di Senigagliesi, un esterno puro. In questo modo Lauro ha riposizionato la squadra con il 4-3-3, con un under a centrocampo (per ora Pietropaolo e Tourè, entrambi molto bravi, con quest’ultimo che probabilmente avrà margini di miglioramento), dando molto più equilibrio. Il ruolo di centrocampista incursore è cucito addosso per Francesco Bontà, purtroppo squalificato (si attende di conoscere l’eventuale accettazione del ricorso per ridurre le giornate di squalifica), ma anche Pietropaolo e Tourè si sono dimostrati propensi all’azione offensiva.
Contro l’Avezzano, comunque, è arrivato il primo gol su azione di un centrocampista, quello Scimia che ha una capacità di corsa fuori dal comune (oltre che di duttilità tattica) e che è stato premiato con questa marcatura. I suoi appelli al tifo durante la gara sono sintomatici di come viva questa maglia. Quando tornerà Bontà non sarà facile per lui togliere il posto a Scimia.
LUCA SENIGAGLIESI – Ieri sera durante Cuore D Calcio su Vera Tv l’ex capitano della Samb Marco Pezzotti, che lo conosce molto bene per aver giocato assieme a Recanati, ha avuto parole di elogio per l’esterno di San Severino Marche: «Ho sempre visto una sua grande capacità atletica, e un tiro ambidestro eccezionale. Secondo me è arrivato ad un’età matura per esplodere, e San Benedetto e questa tifoseria possono dargli gli stimoli per migliorare, perché ha le capacità per fare molto di più e non accontentarsi».
E se queste capacità si erano intraviste nei due turni precedenti, contro l’avversario più forte, l’Avezzano, Senigagliesi si è candidato non solo ad essere il protagonista indiscusso della partita, ma, lo diciamo fin da subito e senza dubbi se le potenzialità saranno mantenute, un nome che può scrivere una pagina importante nella storia centenaria della Samb. Probabilmente quella curva ribollente di calore che vedeva di fronte a sé lo ha galvanizzato e nel momento più difficile della partita ha iniziato una, due, tre e infinite volte a strappare la difesa ospite con picchiate incontenibili sulla fascia destra.
Lauro probabilmente è sulla falsariga di Pezzotti, quando, ha proposito dell’ex Recanatese, ha detto: «Senigagliesi lo abbiamo voluto perché sappiamo che è un giocatore forte, da lui mi aspetto anche qualche gol perché ha un tiro forte e deve sfruttarlo». Insomma: pacche sulle spalle ma anche consapevolezza che lo standard che deve garantire sarà sempre altissimo, se vuole entrare nella maturità professionale e restarci a lungo a livelli che non possono essere quelli della Serie D.
DIEGO FABBRINI – No, non me lo aspettavo. Che dopo 8 mesi senza giocare Diego Fabbrini, giramondo con all’attivo anche una presenza in Nazionale ed ex promessa incompiuta del calcio italiano, potesse giocare ai livelli visti per una mezz’ora al “Riviera delle Palme” già il 21 gennaio, no, non ci credevo se me l’avessero detto. E i tifosi adesso quasi benedicono i passi indietro di Vittorio Esposito a dicembre e soprattutto Daniel Giampaolo a inizio anno, cosa che ha costretto il direttore sportivo Stefano De Angelis a trovare una alternativa. Potenzialmente, per il poco che si è visto, di gran lunga superiore ai precedenti.
Dribbling, finte, falli conquistati, visione di gioco: un numero 10 a tutto tondo, che ha lasciato a bocca aperta i 5 mila del “Riviera” compresi i 200 avezzanesi. Tutti stupefatti da un giocatore del genere che arriva dalla panchina. Il futuro potrà dirci se Fabbrini sarà calciatore in grado anche di tenere i 90 minuti, o se forse sarà preferibile una sua gestione a partita in corso, quando il calo fisico degli avversari esalta le sue doti tecniche.
Sicuramente Fabbrini ha le caratteristiche che mancavano alla Samb, ovvero il fantasista puro, impiegabile all’occorrenza come esterno ma senza chiedergli troppi rientri. Così l’attacco rossoblù è ben diversificato, coperto in ogni ruolo, e mutabile a partita in corso. Infatti grazie a lui abbiamo ritrovato il Lauro camaleontico della prima fase della stagione: dal 4-3-3 al 4-4-1-1 per difendersi meglio, e, nei fatti, attaccare ancora di più.
VERSO FANO – La Samb si è allenata anche quest’oggi perché la trasferta di Fano è stata anticipata a sabato prossimo, 27 gennaio (ore 14,30). Sono 500 i biglietti messi a disposizione della tifoseria rossoblù, a partire dalle ore 16 di oggi, lunedì. Probabilmente finiranno in poco tempo. Il costo è di 10 euro più diritti di prevendita (under 12 gratuito) acquistabili presso tutti i punti Vivaticket.
A Fano la tifoseria locale è in rotta con la proprietà, mentre già la scorsa settimana il presidente Russo ha annunciato le proprie dimissioni.
Ma domenica prossima è atteso il big match L’Aquila-Campobasso, terza contro prima.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati