di Pier Paolo Flammini
Non lo vedevo da qualche anno, Lillo Olivieri, da quando mi aveva consegnato il suo libricino contenente i suoi haiku, le brevi poesie della tradizione giapponese. Ma grazie ai social, era come essere sempre vicini. L’ho conosciuto una ventina di anni fa, nei primi tempi della mia avventura da cronista, e Lillo era sempre pronto a darmi indicazioni in merito alle vicende grottammaresi, o alle storie del passato.
Perché oltre la famiglia, oltre anche la passione politica e la cultura, era la storia della sua città che lo interessava così fortemente, tanto che su Facebook si era nominato Lillo da Llegrotte, adoperando il termine antico e dialettale con cui i cittadini di Grottammare chiamavano la propria cittadina, Llegrotte appunto. Credo che posso dire che in pochi anni, con la scomparsa di Mario Petrelli (infatti recensito da Lillo nel sito da lui realizzato agli albori di internet, clicca qui) seguito domenica 28 gennaio dal caro Lillo Olivieri, Grottammare abbia perso due rappresentanti storici, appassionati come pochi altri.
Purtroppo Lillo se ne è andato all’improvviso, a 77 anni. I funerali si svolgeranno giovedì 1° febbraio alle ore 10 alla chiesa di San Pio V di Grottammare. Lascia la moglie Matilde, i figli Ugo e Guido, le nuore Francesca ed Emma, i nipoti Samuel, Davide, Giulia, Lorenzo e Filippo, la sorella Matilde. Tantissimi i messaggi di cordoglio che stanno raggiungendo le pagine di Lillo Olivieri via social.
Condoglianze anche dalla redazione di Cronache Picene.
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