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Il “Caso Guastaferro” approda in Regione nell’imbarazzato silenzio della giunta Acquaroli

SAN BENEDETTO - La decisione della giunta regionale trova solo critiche mentre da Ancona non arriva nessuna risposta. Il presidente Loggi e il consigliere Novelli: «Decisione che contrasta il consenso convinto del mondo produttivo locale». Interrogazioni da Casini e Ruggeri
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L’Iss Guastaferro e da sinistra Sergio Loggi, Francesco Acquaroli, Andrea Maria Antonini e Anna Casini

 

Una sequela di contrarietà rispetto alla decisione della Regione Marche in merito all’Istituto di Istruzione Superiore “Guastaferro” di San Benedetto: prima la dirigente Marina Marziale corroborata dal sindaco Antonio Spazzafumo (clicca qui), poi il deputato Giorgio Fede e i consiglieri comunali Aurora Bottiglieri e Paolo Canducci (clicca qui) infine, questa mattina, i docenti stessi che minacciano manifestazioni di protesta (clicca qui). La questione approderà in Consiglio regionale, con le interrogazioni annunciate da parte di Anna Casini (Pd) e Marta Ruggeri (M5S).

 

La cancellazione dei corsi di “Meccanica, Meccatronica ed Energia” ed “Elettronica ed Elettrotecnica“, decisa il 22 gennaio dalla giunta Acquaroli dopo che la stessa giunta aveva accordato parere favorevole il 5 gennaio (e la scuola, nel frattempo, avviato le iscrizioni…) solleva anche le critiche della Provincia di Ascoli nelle figure del presidente della Provincia Sergio Loggi e del consigliere provinciale con delega all’Istruzione Pubblica Stefano Novelli.

 

«Scelta contraddittoria e incomprensibile – scrivono entrambi – Come nel 2021, la Regione Marche esprime un parere negativo a proposito degli indirizzi tecnici citati, contraddicendo se stessa e, ancora una volta, gli orientamenti della Provincia di Ascoli Piceno».

 

Loggi e Novelli ribadiscono che «la raccolta delle istanze formative del territorio e la predisposizione della proposta di rete scolastica da sottoporre alla Regione Marche sono di competenza dell’Amministrazione Provinciale» tanto che la stessa Provincia, nel 2020, aveva deciso di trasformare l’ex Ipsia in Polo Tecnologico e Professionale.

 

«L’impegno della Provincia a sostegno della comunità scolastica dell’I.I.S “Guastaferro” aveva trovato non solo l’approvazione preventiva dell’Ufficio Scolastico Regionale, ma anche il consenso convinto del tessuto imprenditoriale e socio-economico locale che necessita di figure professionali specializzate in tali ambiti. Tanto è vero che lo stesso Presidente di Confindustria Ascoli Piceno Simone Ferraioli, aveva espresso apprezzamento circa i corsi» scrivono.

 

«Il Presidente Loggi e il Consigliere Novelli rinnovano dunque la propria vicinanza alla Dirigente, alle studentesse, agli studenti, alle famiglie, ai docenti dell’I.I.S. “Guastaferro” di San Benedetto del Tronto, confermando il sostegno a rappresentare, nelle sedi istituzionali opportune, contrarietà, sconcerto e rammarico per la delibera della Giunta Regionale delle Marche».

 

Annunciando l’interrogazione in Consiglio regionale, Anna Casini scrive: «Prepotenza istituzionale senza limiti. Siamo al paradosso: con la revoca dell’atto precedentemente assunto, senza l’applicazione delle Linee Guida approvate in data successiva (16 gennaio) dal Consiglio Regionale, Acquaroli e la destra sambenedettese hanno scelto di offendere una delle città più importanti delle Marche anche in merito all’istruzione. La Giunta in difformità alle decisioni del Consiglio regionale ha deciso di eliminarli. Un comportamento miope che rischia di compromettere il percorso condiviso con il territorio e che mostra la debolezza di una parte della classe dirigente sambenedettese, che nei fatti tradisce la comunità rivierasca e nelle parole fa promesse “da marinaio”».


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