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«Nelle Marche Sanità di serie A e di serie B, tagliati 26 milioni nel Piceno»

SAN BENEDETTO - Centrosinistra e M5S contro le politiche della giunta Acquaroli: «Hanno promesso due ospedali di primo livello e invece al Madonna del Soccorso eliminano i posti letto. Per il nuovo nosocomio non è stato stanziato neanche un euro, aspettiamo i 200 milioni promessi da Andrea Assenti»
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Giorgio Fede e Augusto Curti

 

di Pier Paolo Flammini

 

Opposizioni unite contro le politiche regionali sulla Sanità. Sabato 3 febbraio all’ingresso dell’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto si è svolto un presidio delle forze d’opposizione rispetto alla giunta Acquaroli, per protestare contro i tagli (nazionali e regionali) che colpiscono la gestione sanitaria del Piceno a partire dall’ospedale di San Benedetto. Presenti i due deputati Augusto Curti (Pd) e Giorgio Fede (M5S), i consiglieri comunali Aurora Bottiglieri (Pd-Art.1-Nos) e Paolo Canducci (Europa Verde) insieme a vari esponenti del centrosinistra cittadino. Ai cittadini sono stati distribuiti volantini contenenti una serie di proteste a firma di Pd, M5S, Europa Verde, Sinistra Italiana, Azione, Psi, Articolo Uno, Nos, Democratici per Canducci.

 

«Nel nuovo piano sanitario, di oltre 500 pagine, la Giunta Acquaroli si è sentita legittimata a promettere tutto a tutti: un libro dei sogni in contrasto con al normativa ragionale e invece dei grandi progetti ora vediamo solo tagli e impoverimento della Sanità nel nostro territorio – affermano – Non sono credibili perché trasformando l’Azienda Unica Regionale in cinque Aziende Sanitarie Territoriali hanno moltiplicato i costi tra dirigenti, commissari, struttura amministrativa e hanno risparmiato sul personale medico, socio sanitario e assistenziale. Hanno tagliato 26 milioni di euro alla sola Ast di Ascoli, con evidente disparità tra le 5 Ast regionali, creando di fatto una Sanità di Serie A e di Serie B nella nostra regione, in attesa che arrivino i 200 milioni di euro promessi dal consigliere di Fratelli d’Italia Andrea Assenti».

 

Diana Palestini, Sabrina Gregori, Giorgio Mancini, Aurora Bottiglieri, Paolo Canducci

«Hanno promesso alla nostra provincia due ospedali di primo livello – continuano le opposizioni – di cui uno nuovo a San Benedetto senza stanziare neanche un euro per la sua costruzione. Nel frattempo il Madonna del Soccorso subisce una riduzione dei posti letto, di personale e di servizi e, da ultimo, la forbice è caduta anche sul Pronto Soccorso, con l’eliminazione di 5 posti letto alla Medicina di Urgenza e la riduzione di personale medico e infermieristico.

 

Augusto Curti rincara la dose: «Siamo qui per protestare perché vediamo una sanità al Madonna del Soccorso e in generale nel Piceno non adeguata per la salute dei cittadini. Il centrodestra durante la campagna elettorale è venuta qui a garantire chissà cosa e invece adesso abbiamo scoperto che erano tutte frottole. Chiedo due cose alla giunta regionale e ai rappresentanti locali del centrodestra: ci devono dire cosa andranno a tagliare? Sull’assistenza domiciliare, sui servizi dei due ospedali? La seconda domanda che pongo riguarda: perché tagliano queste somme? Anche il sindaco di San Benedetto, più che i colori politici dovrebbe rappresentare gli interessi della sua città».

 

Da parte sua Giorgio Fede ci tiene a ribadire: «A distanza ormai di tre anni con il governo del centrodestra, la situazione è ancora peggiorata. Promettevano di risolvere i problemi ma stiamo peggio di prima, lo vedono i cittadini che frequentano il “Madonna del Soccorso”, poco fa parlavo con una signora che mi diceva che per assistere il padre deve fare il giro delle sette chiese, il personale è sul piede di guerra e i tagli arrivano dalla Sanità nazionale per arrivare a quella regionale. Noi siamo all’opposizione e segnaliamo da un dato oggettivo, la sanità non funziona, e questo al di là di qualsiasi schieramento politico».


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