di Pier Paolo Flammini
Un caro saluto, un grande abbraccio caro Enzo. Enzo sta per Enzo Nucifora, scomparso oggi, 6 febbraio, all’età di 78 anni, a causa di una malattia che lo aveva colpito negli ultimi anni. Nato a Messina, risiedeva da tempo a San Benedetto, dove è morto, ricoverato all’Hospice dell’ospedale “Madonna del Soccorso”.
La sua esperienza calcistica non aveva bisogno di presentazioni: direttore sportivo, era approdato a San Benedetto ancora giovane, ma era stato tra i protagonisti della promozione della Samb in Serie B nel 1981, con il presidente Zoboletti. Era tornato alla Samb come direttore sportivo durante la presidenza Tormenti, ma venne poi allontanato e forse, con lui, la storia del club avrebbe preso una strada diversa rispetto a quella intrapresa successivamente.
Dopo la vittoria del 1981 sarebbero seguite altre otto imprese, in tantissime piazze importanti: oltre la sua Messina (celebre il passaggio di Totò Schillaci dai siciliani guidati da Zeman alla Juventus nel 1989), Catania, Pescara, Avellino, Atletico Catania, Barletta, Gualdo, Martina, per pochi mesi, nel 1998-99, anche l’Ancona. L’ultima sua breve esperienza fu nel 2022 a Lanciano.
Negli ultimi anni era stato opinionista televisivo per Vera Tv. Parlare di calcio con lui era un piacere: perché univa a un eloquio forbito anche una memoria puntuale su eventi, aneddoti, circostanze del calcio dell’ultimo quarantennio. E se si voleva un consiglio su una formazione, parlando con Nucifora non mancava mai il suo apporto originale, il suo sguardo esperto sui calciatori acquistati, sui pregi e difetti di un gruppo, di un allenatore, di una situazione.
I funerali mercoledì alle 15,30 alla chiesa della Marina di San Benedetto. La camera ardente è stata allestita dalle onoranze funebri Garofano nella sala di fronte al Bowling di Grottammare.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati