di Federico Ameli
Un bacio che sa di speranza per il futuro. A darlo, non a caso, è il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, giunto ad Arquata nel pomeriggio di oggi, mercoledì 7 febbraio, per prendere parte a una tappa importante della rinascita di uno dei nostri borghi feriti dal sisma.
Inizia così l’avventura del nuovo palazzetto dello sport di Arquata, dove oggi la comunità locale ha assistito alla posa della prima pietra di un’opera finanziata dalla Croce Rossa Italiana e destinata a rappresentare un punto di riferimento per le nuove generazioni che, nonostante le ripercussioni legate al terremoto del 2016, sceglieranno di restare o trasferirsi ad Arquata nel prossimo futuro.
«Non sarà solo il palazzetto di Arquata ma di tutto il territorio – precisa il sindaco Michele Franchi – Abbiamo fatto squadra per posare questa prima pietra, che oltre a fornire ulteriore slancio per realizzare nuove abitazioni e servizi permette di comprendere gli sforzi profusi ogni giorno dalle istituzioni. Il nostro è un territorio che ha bisogno di crederci, vogliamo ripartire tutti insieme e la presenza di un ministro fa senza dubbio ben sperare per il futuro».
Il nuovo palazzetto sorgerà nella frazione di Borgo, a due passi dalla provinciale Valfluvione e a pochi metri di distanza dall’attuale sede comunale e dal nuovo plesso scolastico, garantendo la possibilità di praticare sport e divertirsi in sicurezza a centinaia di ragazzi della zona montana. Grazie alla collaborazione tecnica-economica messa in campo dalla struttura commissariale rappresentata dal commissario Guido Castelli e dalla Croce Rossa Italiana, verrà finanziata grazie alle donazioni ricevute da Poste Italiane e dall’associazione “Io ci sono”, che fin dalle prime ore di emergenza hanno fornito supporto e assistenza alle popolazioni colpite dal sisma.
Particolarmente toccante l’intervento più atteso della giornata, quello del ministro Abodi, che nel salutare i presenti ha paragonato la posa della prima pietra del palazzetto al battito di un embrione, prospettando una seconda vita felice per tutti gli arquatani che, ormai da anni, attendono che il proprio paese possa finalmente recuperare lo splendore perduto.
«Ho voluto partecipare a tutti i costi a una giornata che fa bene a tutti noi – dichiara Abodi – Il sorriso che vedo negli sguardi e nell’anima aiuta a portare avanti il peso della responsabilità che ci è stata affidata. È il segno di un cambio di passo, sebbene rispetti profondamente il lavoro di chi ci ha preceduto.
Del commissario Castelli, in particolare, ho apprezzato il rispetto del tempo nei confronti di una comunità che soffre e che ha bisogno di risposte tempestive. Questa prima pietra ha un valore simbolico, ma anche concreto. Sarà un’infrastruttura viva, che ospiterà corpi ma anche anime e voglia di riscatto. Sarà un defibrillatore di fiducia e di speranza per il futuro».
(Il testo prosegue dopo il video)
Restando concretamente in tema, grazie al contributo dell’associazione Io ci sono e Poste Italiane il palazzetto verrà dotato di un defibrillatore, andando così a incrementare il numero dei comuni cardioprotetti nelle vicinanze di Arquata.
Presenti all’incontro, oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine, il già citato commissario Castelli, il presidente della Croce Rossa Italiana Rosario Valastro, il prefetto Sante Copponi e il presidente regionale Francesco Acquaroli, uniti nel testimoniare la vicinanza delle istituzioni a una comunità che cerca di ripartire e di lasciarsi alle spalle le sofferenze degli ultimi 7 anni.
«Conosco bene le problematiche che la cittadinanza sta vivendo – conferma Copponi – La ricostruzione deve procedere rapidamente ma con il massimo controllo: dobbiamo preservare la Regione e mantenerla in buona salute in termini di sicurezza e ordine pubblico. Servirà un grande impegno, che qui, in questa sede, assicuro a tutti voi».
«Ricostruire senza curare a dovere l’aspetto sociale non avrebbe alcun senso – afferma Castelli – Abbiamo voluto promuovere una serie di collaborazioni con il ministero dello Sport: con il ministro Abodi abbiamo condiviso la massima disponibilità ad avviare iniziative di attivazione per il benessere, la salute e lo sport e, in questo senso, sono stati censiti 1.170 impianti sportivi in tutto il cratere sismico.
In questi mesi abbiamo registrato un cambio di passo: grazie al contributo di molti dei presenti è stato liquidato il 73% di risorse in più alle imprese, con quasi 700 milioni di euro stanziati per la realizzazione di oltre 600 opere, avviate per il 95%. Sono numeri tutt’altro che scontati, merito di una comunità istituzionale che si è messa all’opera».
Arquata, arriva il ministro Abodi: prima pietra sul nuovo palazzetto
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati