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Ceriscioli avvisa Whirlpool:
«Esuberi da scongiurare»
Pronto dossier al governo

ROMA - Faccia tra i manager della multinazionale e il presidente che annuncia: «Pronti ad impegnarci con il "reshoring" per portare a Comunanza le produzioni della Polonia»
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«Non permetteremo tagli in una zona colpita dal sisma dove cento esuberi corrispondo alla popolazione di un Paese». Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha messo in guardia la Whirlpool nel caso dell’incontro di giovedì mattina dalla sede della Regione Marche, a Roma, con Davide Castiglioni, amministratore delegato Italia e vice presidente operazioni industriali Whirlpool EMEA per approfondire il Piano Industriale dell’azienda per gli anni 2019-2021. «Il rischio esuberi – afferma il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli – prospettato nel piano industriale per gli anni 2019-2021 è assolutamente da scongiurare. È necessario un impegno immediato del Governo per garantire gli ammortizzatori sociali per il periodo 2019- 2020- 2021. Le risorse necessarie ci sono.

Luca Ceriscioli

Ora serve un impegno chiaro e urgente dell’esecutivo nazionale per evitare di mettere, ancora una volta, a dura prova i lavoratori e i cittadini di un territorio già gravemente colpito dal terremoto. Per le Marche e Comunanza la questione Whirlpool è da affrontare certamente come una crisi aziendale, ma in primis è una questione legata al sisma. La Regione non permetterà che questo territorio sia gravato anche da una crisi aziendale che risulterebbe pesantissima per la popolazione, nel momento in cui tutte le istituzioni stiamo lavorando per ricostruire la speranza e il futuro dei Sibillini. Per questo, la questione Whirlpool sarà uno dei dossier che consegnerò al premier Conte nel giorno in cui verrà nelle Marche. L’azienda, infatti, si trova nel cuore del territorio marchigiano colpito dal terremoto. Per Comunanza e gli altri paesi limitrofi, cento esuberi significano famiglie, persone che popolano un intero paese di quell’area. Un’area che si regge sul lavoro e sulle imprese. Non escludiamo inoltre di impegnarci sulla possibilità del reshoring, rispetto alla quota di lavasciuga da incasso che oggi l’azienda produce in Polonia e per le quali la Regione è disponibile ad aprire un confronto con l’azienda per riportarla a Comunanza».


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