La sera dello scorso 5 gennaio a Santa Maria di Acquasanta un’auto investì una giovane donna, un medico veterinario di 34 anni, che con i suoi due cani stava passeggiando. Lei fu costretta a ripararsi dietro al guard-rail per non essere investita. Subito dopo la stessa autovettura invertì la marcia investendola e causandole contusioni alla mano, al braccio e al ginocchio.
Uno dei suoi due cani, travolto dalla vettura, restò gravemente ferito. Il povero animale venne prontamente curato ma non ce la fece e morì.
L’uomo alla guida dell’auto fuggì, ma venne subito identificato dai Carabinieri che, come da prassi in questi casi, gli chiesero di sottoporsi all’alcol test. Lui si rifiutò. La vettura venne posta sotto sequestro.
La Procura della Repubblica di Ascoli in queste settimane ha coordinato le indagini affidate alla Polizia Giudiziaria, al Radiomobile dei Carabinieri di Ascoli e ai colleghi della Stazione di Acquasanta. Oltre al sequestro penale dell’auto sono stati svolti sopralluoghi, effettuati rilievi fotografici, ascoltate numerose persone.
Alla fine l’esito delle indagini hanno consentito di configurare a carico del 40enne ipotesi di diversi reati: tentate lesioni pluriaggravate, lesioni pluriaggravate, uccisione di animali, rifiuto di sottoporsi all’alcol test, resistenza aggravata, modifica della autovettura sequestrata (l’uomo nel frattempo aveva sostituito uno specchietto laterale danneggiato).
Alla fine il giudice per le indagini preliminari (gip) ha disposto nei suoi confronti l’applicazione della misura degli arresti domiciliari. Non mancano gravi indizi di colpevolezza e il concreto pericolo di commissione di ulteriori reati.
Come previsto dalla legge, nei prossimi giorni l’acquasantano verrà interrogato dal giudice per le indagini preliminari e potrà quindi dare la sua versione dei fatti.
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