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Salvataggio in mare e sanzioni, i balneari: «Non ripetiamo quanto avvenuto nel 2023»

SAN BENEDETTO - Per i balneari, la Capitaneria di Porto ha competenza sulle modalità, ma non sulle tempistiche di svolgimento del servizio. Queste, di contro, sono normate dall'apposito regolamento regionale del 2004
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Il litorale sambenedettese

 

di Giuseppe Di Marco

 

C’è preoccupazione, nel mondo balneare, sulla questione del salvataggio in mare. Il tema è stato discusso nell’incontro voluto dall’Itb e tenutosi nella sera del 9 febbraio in Auditorium. Nell’occasione, la categoria ha messo in chiaro che a decidere le tempistiche del servizio non è la Capitaneria di Porto.

 

Si ricorderà che, l’estate scorsa, molti stabilimenti vennero multati per non aver mantenuto il servizio di salvataggio fino al 1° ottobre, data in cui era stata fissata la scadenza della stagione, prorogata dalla Regione Marche con propria delibera. I gestori degli chalet, quest’anno, non intendono ripetere l’episodio.

 

«Ci auguriamo che il problema non si ripeta anche quest’anno – ha spiegato l’avvocato Domenico Ricciattendiamo l’ordinanza balneare che verrà emanata dalla Capitaneria di Porto. L’anno scorso furono fatti accertamenti sulla base di una delibera di giunta regionale che prorogava la chiusura della stagione dal 17 settembre al 1° ottobre, cosa che implicava il prolungamento del servizio di salvataggio. Ma l’organo accertatore, nell’elevare le sanzioni, forse non ha letto i lavori preparatori alla delibera, altrimenti avrebbe visto che, nell’adottarla, la Regione riconosceva che la stagione era normata anche dal regolamento regionale del 2004. Questo peraltro sancisce che la Capitaneria di Porto può stabilire solo le modalità di erogazione del servizio, non le tempistiche: quello è compito della Regione. L’anno scorso, una volta sanzionati, alcuni chalet risposero che stavano offrendo solo elioterapia, al che venne contro-eccepito che l’elioterapia poteva essere offerta solo prima o dopo la stagione. Purtroppo, in ogni momento precedente o successivo alla stagione è vietato, in base al regolamento, qualsiasi tipo di attività».

 

Per quanto riguarda le tempistiche, il regolamento afferma che all’interno della stagione lo chalet deve rimanere aperto almeno dal 30 giugno al 1° settembre, e che comunque il salvataggio deve essere garantito fino al primo weekend di settembre. All’infuori di questo periodo gli stabilimenti non sono tenuti a mantenere il servizio. «In ogni caso – ha concluso Ricci – riscontriamo disponibilità da parte della comandante di Capitaneria di cambiare l’ordinanza balneare. Restiamo in attesa».


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