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Dalla “Banca del Piceno” aiuti concreti alle aziende agricole

AGRIMUTUO è la misura scelta per sostenere i settori vitivinicolo, olivicolo e seminativi. Si tratta di un mutuo chirografario a tasso fisso agevolato (di breve durata) destinato a società e ditte individuali del settore agricolo che nasce con l’idea di colmare i mancati incassi dovuti a fattori esterni
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La Banca del Piceno e gli ospiti del tavolo tecnico dedicato alla misura Agrimutuo

La Banca del Piceno sostiene le imprese agricole con Agrimutuo. Si tratta di un mutuo chirografario a tasso fisso agevolato (di breve durata) destinato a società e ditte individuali del settore agricolo che nasce con l’idea di colmare i mancati incassi dovuti a fattori esterni. Il 2023 è stato un anno molto difficile e complicato per i settori vitivinicolo, olivicolo e seminativi.
L’importante sostegno è stato presentato dal vertice della Banca del Piceno alle categorie coinvolte nella misura. Molto interessante la riunione tecnica che ha visto il presidente Alfio Bagalini e il vice direttore Gabriele Illuminati confrontarsi con Matteo Carboni (Confederazione italiana agricoltori), Massimo Maranesi (Copagri), Tommaso Ciriaci (Confagricoltura), Paolo Potenza (Coldiretti), Simone Amici (periti agrari) e Maria Rita Salerno (presidente dell’Ordine agronomi e dottori forestali delle Marche).
 «L’Agrimutuo – hanno spiegato Bagalini e Illuminati – può essere richiesto senza la presentazione di documentazione che attesti i mancati incassi e l’importo va calcolato in base all’estensione del vigneto, dell’oliveto e del seminativo. La promozione terminerà il 30 giugno 2024, ha un plafond di 5 milioni di euro che potrà essere aumentato nel caso dovesse risultare insufficiente a far fronte alle richieste. L’importo finanziabile va da un minimo di 5.000 a un massimo di 30.000 euro. Il tasso di interesse agevolato varia in base alla durata del mutuo: 4,75% nel caso di durata da 3 a 12 mesi; 4,10% nel caso di 24 mesi».
Il vertice della Banca del Piceno ha ascoltato con attenzione le associazioni di categoria. «Questo appuntamento – ha aggiunto Bagalini – diventerà stabile perché migliore è il collegamento tra la banca e il settore agricolo, e maggiori sono i risultati ottenuti a beneficio delle aziende locali e del territorio. Ci faremo promotori, con la collaborazione di tutti, di una sorta di stati generali dell’agricoltura da organizzare periodicamente per un confronto finalizzato a trovare risposte immediate e prodotti bancari specifici per il settore».
Molto interessanti gli interventi delle associazioni di categoria che hanno posto l’attenzione sulla situazione di difficoltà derivanti dalla combinazione di una annata agraria estremamente difficile con una situazione di alti tassi di interesse che determinano la necessità di venire incontro agli imprenditori agricoli con una moratoria sui debiti già in essere, in analogia a quanto avvenuto con il covid. E’ stata anche posta l’attenzione sulla necessità di supportare le giovani aziende e di considerare le perdite di fatturato intercorse nel 2023 rispetto agli anni precedenti. Ha chiuso il confronto Maria Rita Salerno che ha sottolineato la necessità di pianificare e progettare per tempo l’attività agricola, proprio in considerazione del fatto che è una attività sottoposta ai rischi atmosferici.
(spazio promoredazionale)

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