di Pier Paolo Flammini
Guardare al futuro. Del turismo, del benessere dei residenti, e della sicurezza ambientale. Così l’Amministrazione Comunale di Cupra Marittima si è affidata all’Università Politecnica delle Marche per uno studio in merito al miglioramento degli spazi turistici, segnatamente del lungomare, e del miglioramento della sicurezza idrogeologica.
“Presentazione dello studio scientifico per azioni strategiche del lungomare e di governo della criticità idrogeologica“, questo il titolo della serata che si è svolta nella sala consiliare nella serata di venerdì 16 febbraio: notevole la partecipazione del pubblico, tra cui erano presenti numerosi imprenditori turistici e tecnici della progettazione.
Il gruppo di lavoro dell’Università Politecnica, rappresentata in serata dal rettore Gian Luca Gregori, è stato guidato dal professor Gianluigi Mondaini, titolare della cattedra di Ingegneria Edile e Architettura. Sono state illustrate possibili soluzioni per migliorare il lungomare, come ad esempio una possibile area fiera, o cinema all’aperto, o per spettacoli, un ponte circolare alla foce del Torrente Sant’Egidio, altre soluzioni ipotizzabili come aumento zone ciclo-pedonale, ampliamento sottopassi ferroviari, chioschi-bar.
«Cupra ha avuto un incremento di abitanti nel corso del tempo dimostra un dinamismo e una quota di popolazione giovanile superiore rispetto ad altri centri – ha commentato Gregori – Inoltre come tutte le economie fortemente influenzate dal turismo, ha l’obbligo di mantenere forte l’identità dei propri luoghi. Per questo motivo l’università ha studiato il modo per coniugare una migliore fruibilità degli spazi con la risposta alle emergenze idrogeologiche».
«Abbiamo suggerito una serie di suggestioni, con degli obiettivi da attuare nel corso del tempo – ha detto il professor Mondaini – L’architettura del futuro, anzi già nel presente, deve coniugare la fruizione degli spazi e la compatibilità ambientale, anche in ordine idrogeologico. Cupra ha anche bisogno di modernizzare la rete fognaria, ma soffre le emergenze idrauliche a causa della propria oleografia».
«Alcuni spazi del nostro lungomare avranno bisogno di nuovi interventi, specialmente nella zona centrale dove pensiamo a rotonde e nuovi spazi fruibili con una rinnovata attenzione per ridurre il rischio idrogeologico, perché conosciamo tutti le situazioni che si possono originare in occasione di eventi meteorologici che un tempo si dicevano estremi ma che sono diventati la norma, come le cosiddette bombe d’acqua».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati