di Andrea Ferretti
Dopo anni di falliti tentativi e di proposte mai arrivate all’esame, finalmente lo Stato riconosce il valore delle Rievocazioni Storiche. La Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità – 234 presenti in aula al momento del voto – la proposta di legge avanzata dagli onorevoli Viriginio Caparvi, 42enne di Foligno, e Federico Mollicone, 54enne romano, con la quale le manifestazioni vengono riconosciute come “componenti fondamentali del patrimonio culturale, storico, sociale, di tradizione, di memoria ed economico dell’Italia” e come “elemento qualificante per la formazione e per la crescita culturale della comunità nazionale”.
Sono parole di grande soddisfazione quelle dell’elpidiense Giovanni Martinelli che, a proposito di storia, è lo… storico presidente dell’Associazione marchigiana rievocazioni storiche (Amrs) che fa parte della Federazione italiana giochi storici (Figs).
Due Federazioni che ovviamente vedono anche la presenza della Quintana di Ascoli, tra le rievocazioni storiche più importanti d’Italia che, anche con questo storico traguardo, fa centro proprio nell’anno in cui celebra il Settantennale.
Martinelli ringrazia i due parlamentari e anche il gruppo di lavoro, espressione delle Associazioni regionali, che ha collaborato alla stesura del testo normativo: Andrea Monteriù per le Marche, Carlo Paolocci per l’Umbria, Roberta Benini per la Toscana, Giannantonio Braghiroli per l’Emilia Romagna, Antonio Tempesta per il Lazio.
Cinque regioni non a caso, visto che sono quelle che, con tutto il rispetto per tantissime altre sparse in Italia, ospitano le maggiori rievocazioni storiche, la maggior parte comprendenti Giostre a cavallo come appunto la Quintana di Ascoli.
«Finalmente – dice Martinelli – le nostre manifestazioni non saranno più relegate nel ristretto ambito del folklore, ma saranno patrimonio della cultura e della promozione turistica italiana».
Secondo step le norme attuative. Al Ministero della Cultura, infatti, saranno istituito un comitato tecnico-scientifico, tenuta un’anagrafe degli enti promotori e delle manifestazioni, regolamentato l’uso delle armi storiche nei corteggi, approvato ogni anno un calendario ufficiale degli eventi riconosciuti.
Entrano in ballo anche le Regioni che quindi non si limiteranno più solo ad elargire patrocini e/o contributi economici. Anche la Regione Marche, quindi, dovrà armonizzare i contenuti di questa nuova legge in sinergia, nel caso delle Marche, con la stessa Amrs. Non solo, ma la Regione dovrà provvedere anche alla promozione della cultura della rievocazione storica nelle scuole. Un compito, quest’ultimo, che finora era lasciato alla passione, alla buona volontà e anche un pò all’improvvisazione di pochi.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati