Due truffatori ventenni di origini campane sono stati arrestati dai poliziotti della Squadra Mobile di Ancona e dai colleghi del Commissariato di Osimo. Tutto ha avuto inizio quando una anziana di Castelfidardo (Ancona) è stata contattata al telefono da un uomo che si era spacciato per suo figlio camuffando la voce con la scusa di essere raffreddato.
In questo modo, ha chiesto aiuto alla donna in maniera disperata, dicendo di trovarsi nei guai perché debitore di una somma di denaro. Ha supplicato la mamma di aiutarlo chiedendole di pagare l’ingente somma a un corriere (il suo complice, ndr) che di lì a poco si sarebbe presentato a casa sua per prelevare il denaro.
Alla donna, che ha risposto di non avere tutto quel denaro, è stato detto che sarebbero andati bene anche i gioielli. A quel punto alla porta si è materializzato il finto corriere al quale ha consegnato mezzo chilo di gioielli per un valore di 15.000 euro e un rolex da 10.000 euro. Pur di aiutare il figlio, si è sfilata e ha consegnato anche le fedi delle nozze d’argento e e delle nozze d’oro.
Successivamente, sentito il figlio, ha capito dell’inganno ed ha allertato la Polizia. Gli agenti della Mobile e del Commissariato, che da diversi giorni stavano indagando sul gruppo malavitoso, sono riusciti a intercettare l’auto, una Opel, a bordo della quale viaggiavano i due truffatori.
Uno dei due è stato bloccato alla fermata dei pullman: stava partendo per Napoli. Perquisito, addosso aveva gran parte della refurtiva. L’altro, alla guida dell’auto, è stato fermato sulla A14 all’altezza di Porto San Giorgio dopo aver percorso un lungo tratto di autostrada con una pattuglia civetta della Polizia alle calcagna. All’interno del veicolo trovata una sterlina in oro del valore di 700 euro, di proprietà della donna truffata.
Sono stati tutti e due arrestati e trattenuti nelle camere di sicurezza in attesa dei giudizi di convalida. Immediato, nel frattempo, il provvedimento del questore di Ancona che nei loro confronti ha emesso la misura del foglio di via obbligatorio: entrambi devono lasciare il territorio comunale e non farvi ritorno per quattro anni.
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