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Ascoli e Reggiana si spartiscono la posta (0-0) in una partita carica di tensione: il Picchio resiste in dieci, ma rimanda ancora l’acuto casalingo

SERIE B - Davanti a circa 7.300 spettatori, di cui oltre 400 ospiti, va in scena una gara di rara bruttezza, in cui qualche occasione degna di nota arriva solo nel finale a seguito del secondo rosso diretto stagione rimediato da Viviano. La situazione dei bianconeri, che per vincerla hanno fatto ben poco, resta praticamente invariata
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Il colpo d’occhio della Curva Nord

 

di Salvatore Mastropietro

 

Davanti a un “Del Duca” da oltre 7.000 spettatori va in scena una partita condizionata dalla paura di perdere e dalla tensione. Ascoli e Reggiana si spartiscono la posta e conquistano un punto che, classifica alla mano, non cambia la condizione di nessuna delle due compagini: il Picchio resta in zona playout a cinque punti di distanza dalla salvezza diretta; gli emiliani restano pericolosamente vicini alla zona calda, venendo sorpassati in un colpo solo da Sampdoria e Pisa vittoriosi nelle sfide che si disputavano in contemporanea.

 

Oltre al punto, uno dei pochi elementi positivi della prestazione degli uomini di Castori è l’aver resistito, rischiando qualcosa ma non troppo, agli ultimi venti minuti disputati in inferiorità numerica a causa del rosso diretto estratto dall’arbitro Gualtieri agli indirizzi di Viviano (alla seconda espulsione stagionale). Per raggiungere l’obiettivo di certo non sono piccoli passi come questi a poter fare la differenza, ma intanto si può solo guardare avanti con la consapevolezza che serve ben altro: le sfide contro Sampdoria e Lecco prima della sosta saranno fondamentali.

 

Lo striscione esposto dai tifosi prima del match: «Alzate il volume, dobbiamo contestarvi». L’ironico riferimento è alla decisione della società di aumentare il livello del volume in presenza di cori di contestazione (soprattutto nei confronti dell’ex arbitro De Santis) nel prepartita

LE PREMESSE – Rispetto al turno infrasettimanale contro il Brescia mister Castori opera quattro cambiamenti nell’undici titolare. In difesa torna Vaisanen con capitan Botteghin che si accomoda in panchina per la terza volta in quattro partite. A centrocampo c’è Giovane al posto di Caligara, mentre sulla fascia sinistra Zedadka viene preferito a Celia. Al fianco di Mendes, infine, viene scelto il 2004 D’Uffizi, alla seconda presenza da titolare in stagione. Lato Reggiana mister Nesta, “bestia nera” dell’Ascoli targato Pulcinelli, si affida un 3-4-2-1 di grande qualità: in avanti c’è l’ex di turno Gondo con Antiste e Girma alle sue spalle.

IL PRIMO TEMPO – Fin dalle prime battute emerge chiaro lo spartito impostato dai due allenatori: poco gioco dalle retrovie, palla diretta verso le punte e tanta lotta in mezzo al campo sulle seconde palle. Al 13′ Bardi si fa male in fase di rinvio e chiede il cambio, al suo posto Satalino. Per la prima azione offensiva degna di nota bisogna aspettare il 19′, quando Antiste cicca una buona opportunità da pochi passi su cross di Pieragnolo. Il primo cartellino della gara lo prende Giovane, che ferma in scivolata Gondo involato verso la porta. Alla battuta va l’esperto Cigarini, il cui tentativo si infrange sulla barriera. Il primo tentativo verso la porta della Reggiana l’Ascoli lo crea al 31′: Bellusci impatta al volo sugli sviluppi di un corner, ma il suo ambizioso tiro termina alto. Il primo pericolo, però, arriva al 43′: Giovane va al tiro dai venti metri approfittando di una caduta di Cigarini, scontratosi fortuitamente con l’arbtiro Gualtieri, Satalino respinge debolmente ma sul pallone vagante Mendes non riesce a deviare in modo pulito verso la porta, complice un intervento di Rozzio. Un minuto dopo Satalino si fa sfuggire un cross di Falzerano, ma sulla respinta né Valzania né D’Uffizi riescono a violare il muro degli ospiti. Nei tre minuti di recupero concessi (decisamente pochi viste le interruzioni avvenute) Di Tacchio viene ammonito per una manata nei confronti di Antiste: diffidato, salterà la trasferta di Genova contro la Sampdoria.

IL SECONDO TEMPO – Nesta sostituisce Sampirisi con un centrale di ruolo, Szyminski. Reggiana pericolosa al minuto 53 con Fiamozzi, liberato da una bella verticalizzazione di Cigarini; l’ex Pescara mette in area piccola, ma l’unico a trovare la sfera è Valzania che allontana. Castori opera un doppio cambio per provare a dare una scossa ai suoi: dentro Caligara e Rodriguez per Giovane e D’Uffizi. Errore clamoroso di Bellusci al 58′: Gondo gli sfila il pallone e si invola verso la porta difesa da Viviano, ma il suo tiro a incrociare termina a lato di un soffio. L’Ascoli torna a farsi vedere al 60′ con un’azione manovrata conclusa da Valzania, il cui tentativo sporco viene deviato in corner da Satalino. Caligara, libero di calciare dal limite dell’area su suggerimento di Valzania, non riesce a inquadrare lo specchio della porta colpendo piuttosto male. L’episodio che rischia di cambiare l’andamento del match arriva al 71′. Secondo brutto errore di Bellusci, che si fa sorpassare da Antiste; Viviano salva sull’ex Spezia, ma poi entra in modo scomposto su Gondo. Per Gualtieri non ci sono dubbi, è rosso diretto ed il var Miele conferma la sua decisione. Probabilmente, ad essere punito è il primo intervento di Viviano. Esordio in bianconero per Vasquez, che prende il posto di Rodriguez (poco più di un quarto d’ora per lui). Al minuto 80 si fa vedere il neo entrato Pettinari con un colpo di testa da pochi passi, che termina tra le braccia di Vasquez. A quattro minuti dal 90′ Fiamozzi, lasciato tutto solo sul secondo palo, vede respingersi sulla linea da Vaisanen la propria conclusione; nell’occasione, tuttavia, viene riscontrato un fallo su Mantovani. Ancora Fiamozzi, in pieno recupero, va ad un passo da vantaggio con un potente fendente, su cui Vasquez salva con un bell’intervento.

 

ASCOLI (3-5-2): Viviano; Vaisanen, Bellusci, Mantovani; Falzerano (17’st Bayeye), Valzania, Di Tacchio, Giovane (11’st Caligara), Zedadka (28’st Celia); D’Uffizi (11’st Rodriguez, 28’st Vasquez), Mendes. A disposizione: Vasquez, Bolletta, Botteghin, Quaranta, Milanese, Maiga Silvestri, Streng, Duris. Allenatore: Castori

REGGIANA (3-4-2-1): Bardi (14’st Satalino); Sampirisi (1’st Szyminski), Rozzio, Marcandalli; Fiamozzi, Cigarini (21’st Portanova), Bianco, Pieragnolo; Antiste (34’st Pettinari), Girma (34’st Melegoni); Gondo. A disposizione: Libutti, Pajac, Reinhart, Shaibu, Blanco, Varela, Okwonkwo. Allenatore: Nesta

Arbitro: Gualtieri di Asti (assistenti Palermo di Bari e Miniutti di Maniago, quarto ufficiale Leone di Barletta, Var Miele di Nola, Avar Pezzuto di Lecce)

Note: spettatori 7.324, incasso 70.891 euro (paganti 4.000 di cui 443 ospiti, euro 44.623; abbonati 3.324, rateo euro 26.268). Ammoniti Giovane (A), Di Tacchio (A), Portanova (R), Girma (R). Espulso al 28’st Viviano (A) per gioco falloso. Recuperi 3’+5′


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