di Giuseppe Di Marco
Vale la pena di portare una parte della curva sud del Ballarin all’interno della curva nord dello stadio “Riviera” per mantenerne vivo il ricordo? Per Fratelli d’Italia no. Secondo i meloniani, se lo storico manufatto deve essere in qualche modo conservato, deve rimanere dove si trova.
Sono passati più di sei mesi dall’assegnazione dei lavori di restyling del Ballarin. Il cantiere è stato aperto pochi giorni fa, e le ruspe hanno cominciato a demolire il perimetro dell’impianto abbandonato, cominciando dalla curva nord per poi spostarsi alla tribuna est e, infine, alla curva sud, che buona parte della tifoseria vorrebbe invece conservare.
Ma è possibile un’operazione del genere? Il progetto del restyling è stato approvato e appaltato, e oramai deve essere seguito alla lettera. Le gradinate della sud non trovano spazio nell’elaborato degli uffici comunali, che hanno tradotto in progetto l’idea e i disegni dell’archistar Guido Canali. L’idea, allora, potrebbe essere di smantellare la curva, trasferendone una piccola parte in un luogo dove possa suscitare il ricordo dei supporters rossoblù.
Per Fratelli d’Italia, però, non ci sarebbe iniziativa più sbagliata. «Sono ormai più di due anni che la città è costretta ad assistere ad un andirivieni di ipotesi spesso in contraddizione tra loro e in parte totalmente sconclusionate – scrivono il coordinatore Luigi Cava e i consiglieri Andrea Traini e Nicolò Bagalini – L’ultima quella di trasferire un pezzo della curva sud del Ballarin all’interno della curva nord del Riviera delle Palme. Le persone si sentono legittimamente prese in giro da certe ipotesi tortuose».
Però il sindaco Spazzafumo, in un recente intervento in Consiglio, ha messo in chiaro che i lavori sono stati appaltati senza riserve. Una frase che fa capire quale strada verrà seguita per l’area Ballarin, e che però non risolve la questione della curva. Lo stesso primo cittadino, nella conferenza stampa di inizio anno, aveva detto che avrebbe valutato la possibilità di mantenerne una parte.
«Il problema della continuità visiva – continuano i meloniani – che verrebbe compromessa dal mantenimento della curva sud del Ballarin, potrebbe e dovrebbe trovare una soluzione tecnica passando certamente per un significativo contenimento della volumetria. E’ evidente che nessuno intende conservare la funzione del manufatto, che era quella di contenere la tifoseria rossoblù, bensì evitare una demolizione integrale di uno spazio da preservare per il significato che lo stesso ha rappresentato per generazioni di sambenedettesi. Magari per raccontare a figli e nipoti cosa rappresentasse salire quei gradoni negli anni gloriosi della sambenedettese in serie B e, perché no, far provare loro quella esperienza in una porzione di gradinata che, se mantenuta e messa in sicurezza, non risulterebbe d’intralcio a nessun collegamento visivo con la vicina Grottammare».
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