L’ascolano Amos Ciabattoni è morto a Roma. Aveva 95 anni. Una vita vissuta sempre in primo piano tra politica, moda e giornalismo, senza mai dimenticare Ascoli, la sua città dove era nato nel 1929. Molto presto si trasferì nella Capitale. Fu dirigente nazionale della Democrazia Cristiana negli anni Cinnquanta, per tredici anni segretario particolare dell’allora sindaco di Roma, Umberto Tupini, che seguì poi anche nei vari Ministeri come segretario particolare.
Su invito dell’allora ministro dell’Industria Emilio Colombo, Ciabattoni cominciò a occuparsi di “politica della moda”. È stato infatti segretario generale, dal 1961, della “Camera Nazionale della Moda” avviando un percorso di grande successo nella valorizzazione del “Made in Italy”.
Si dimostrò intelligente e diplomatico, impegnò forze e capacità negli anni in cui restò in quel ruolo. Negli anni Ottanta lasciò gran parte degli incarichi per dedicarsi all’editoria e alla pubblicità, e ricoprì incarichi di primo piano in importanti concessionarie di pubblicità.
Ha pubblicato molti saggi su De Gasperi e i grandi protagonisti della scena politica e sociale. E ripropose “Ma cos’è la politica-Auto intervista di un illuso”, con un interessante dibattito, al Circolo Cittadino di Ascoli.
Fortemente legato al Piceno e alla città della sua infanzia, è stato per molti anni presidente del “Pio Sodalizio dei Piceni” ed ha accompagnato Giulio Andreotti, come presidente del Consiglio e ministro, più volte nel Piceno.
Tra i numerosi messaggi di cordoglio giunti ai familiari, anche quelli dell’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti (Ucid) di Ascoli attraverso il proprio presidente Alberto De Angelis.
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