di Giuseppe Di Marco
Per realizzare la seconda tranche del restyling del Ballarin sarà necessario investire fra 1,5 e 2 milioni di euro. Le stime non sono ancora ufficiali, ma la somma sarebbe leggermente inferiore a quella per il primo lotto. Il problema sta nel reperirla.
Indirizzi non ce ne sarebbero, anche perché il Comune deve prima portare a termine la prima parte dei lavori, nei quali ha investito più di 2,6 milioni. Tuttavia bisogna anche capire come completare l’opera, o si tramuterà nella proverbiale incompiuta. L’idea sarebbe di accantonare risorse dagli oneri di urbanizzazione, ma potrebbe volerci molto tempo prima di arrivare alla somma necessaria. Accanto a questa iniziativa si starebbe anche valutando di accendere un nuovo mutuo, anche perché sarà difficile intercettare denaro dai bandi ministeriali, visto che per il Ballarin sono già stati presi.
Un altro nodo è quello della futura gestione del parco. Chi amministrerà l’area, una volta ultimata? La gestione diretta è percorribile, ma difficoltosa, data la specializzazione richiesta per la manutenzione. Per lo stesso motivo, sarebbe da scartare anche l’idea di affidare il parco ad associazioni locali o ai comitati di quartiere.
L’alternativa sarebbe di consegnare l’ex Ballarin al privato che si aggiudicherà la gestione del manufatto commerciale previsto nell’idea progettuale. L’iniziativa da avviare, quindi, sarebbe una procedura di evidenza pubblica, un bando, sul modello di quello emanato per la Bambinopoli. E’ troppo presto per andare oltre le ipotesi e le indiscrezioni: il restyling dell’area è solamente iniziato.
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