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Pagelle Samb: Paolini e Fabbrini non pervenuti, bene Tomassini e Scimia

SERIE D - L'unica nota positiva è che la formazione del primo tempo ha mostrato delle lacune tattiche tali che l'allenatore Alessandrini è riuscito a correggere tornando a una Samb a trazione "girone d'andata", uscita poi sconfitta con il Notaresco a causa di alcuni clamorosi errori sotto porta
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Martiniello mani nei capelli per l’occasione sprecata (foto US Sambenedettese)

 

COCO 6 – Compie un solo intervento, buono, a inizio ripresa. Forse poteva fare di più sulla respinta da cui è nato il gol del vantaggio.

 

ZOBOLETTI 6 – Chiamato tante volte a impostare l’azione e ad appoggiare l’azione nel caotico primo tempo. La sua applicazione è encomiabile anche se la corsia destra assente di Senigagliesi non funziona e lui non riesce a creare sovrapposizioni per assenza del “braccetto” in grado di farlo arrivare fino in fondo.

 

SIRRI 6 – La difesa ha ben giocato almeno fino a 3 minuti dalla fine, quando al Notaresco è riuscito quello che Sirri e Pezzola avevano impedito per tutta la partita, ovvero andare al tiro con una ripartenza.

 

PEZZOLA 6 – Partita guardinga e ottimi recuperi, pericoloso di testa nel primo tempo.

 

PAGLIARI 5,5 – Ha perso lo smalto del girone di andata e dell’inizio del girone di ritorno, forse non trova il compagno offensivo che lo appoggia nelle sue folate furiose in attacco. Nonostante questo per 2-3 volte arriva al cross con pericolosità nella ripresa, ma nei minuti finali è visibilmente stanco.

 

BONTA’ s.v. Altro che sale, altro che cornetti… Come per Battista contro il Monterotondo, inizia bene ma dopo una manciata di minuti esce per problemi muscolari. La sua è una stagione “maledetta”, oggi ci si attendeva la sua giornata e invece va out.

 

PAOLINI 4,5 – Dopo l’occasione di Termoli, da titolare, un’altra partita praticamente da titolare, ma stecca ancora clamorosamente palesando un evidente ritardo di condizione. Qui però la responsabilità è di Alessandrini che se a Termoli ha rischiato nella speranza di recuperarlo, stavolta doveva avere una cognizione più dettagliata delle sue condizioni fisiche. Il mancato ingresso di Scimia al posto dell’infortunato Bontà ha segnato la gara per 50 minuti.

 

SCIMIA 6,5 – E’ praticamente dappertutto, col suo ingresso l’azione rapida del Notaresco trova un contrattaccante che spezza il gioco e rilancia subito in avanti. Titolare per forza, come già accaduto con Lauro.

 

ARRIGONI 5,5 – Alessandrini si aspettava tanto da lui ma nel primo tempo rimane imbrigliato nella marcatura asfissiante del “triangolo” di mediani e trequartisti che Bruno costruisce su di lui. Per mancanza di coralità del centrocampo va in grossa difficoltà sul pressing a tutto campo degli avversari, che ormai sanno quanto sia importante per il gioco rossoblù. Si riscatta nel secondo tempo quando Tomassini gli fornisce sempre un appoggio e poi Scimia e in parte Mbaye vanno di lavoro sporco. Splendido un suo assist che porta poi alla traversa di Martiniello.

 

TOURE’ 5,5 – Ci mette il cuore ma rispetto alla posizione di mezzala del 4-3-3 il tentativo di Alessandrini di impiegarlo anche sull’esterno non dà frutto.

 

MBAYE 6 – Non avrà i piedi buoni ma a volte serve anche il fisico, e lui di testa crea una superiorità che determina non pochi problemi. Tecnicamente una spanna sotto a Pietropaolo ma appunto una risorsa per le sue doti atletiche, titolare ed esordiente a Termoli con assist vincente e panchina oggi ci ha spiazzato.

 

SENIGAGLIESI 5 – Alessandrini lo prova come trequartista, ma non riesce a trovare lo spazio per i suoi strappi in profondità. Anzi va in totale confusione perché lui e Fabbrini finiscono per diventare entrambi due mezze punte in una sorta di 4-3-2-1. Cambia tutto con l’ingresso di Tomassini, che funge da boa, e allora anche Senigagliesi trova lo spazio per lanciarsi. Viene sostituito nel momento migliore suo e della Samb e lì Alessandrini poteva fare altre scelte, sicuramente.

 

CARDONI s.v. – Senigagliesi non sarà stato al top ma la Samb stava pestando duro e non lo avremmo cambiato. Cardoni da trequartista rallenta lo sforzo offensivo dei rossoblù anche se avvia l’azione che poin porterà alla clamorosa traversa di Martiniello.

 

FABBRINI 4,5 – Alessandrini cade ancora nell’equivoco legato al talentuoso numero 10 arrivato a San Benedetto per essere un giocatore in grado di cambiare il volto alle partite negli ultimi 20 minuti come trequartista nel 4-3-3 disegnato da Lauro. La Samb ha iniziato la propria flessione proprio con la sua proposizione da titolare al posto di Battista (oltre che per Tomassini, si legga dopo), perché è un giocatore che porta palla e rallenta l’azione. Inoltre metterlo come seconda punta isola l’unico attaccante esponendolo a figure magre (Tomassini a Termoli e Martiniello oggi). Diverso il rendimento di Fabbrini da subentrato, a Tivoli e col Vastogirardi, o anche come trequartista puro nel secondo tempo a Termoli, quando, con la Samb in vantaggio, il suo possesso palla ha consentito alla squadra di restare alta e di non correre pericoli. Nel primo tempo subisce una quantità di falli che meriterebbero dei gialli più “celeri”.

 

TOMASSINI 6,5 – Quello visto oggi è il Tomassini della prima parte della stagione. Sfiora il gol in due occasioni dove forse poteva essere più incisivo, fornisce due assist da mettere dentro a Martiniello, gli viene annullato un gol per fuorigioco ma le immagini non chiariscono. È ad ogni modo punto di riferimento offensivo e tiene la squadra alta e soprattutto la sua intesa con Martiniello sembra molto buona, con uno che crea spazi e l’altro che si proietta sugli stessi. Oltre “all’equivoco” Fabbrini con l’estromissione di Battista (fateci caso, titolare di recente solo a Riccione e proprio lì ci fu una Samb nuovamente spumeggiante, almeno fino all’uscita di Senigagliesi e Battista), la miglior Samb anche nel ritorno e anche con un Tomassini un po’ appannato si è avuta proprio con il capocannoniere in campo, perché sa proteggere la palla come nessuno e consente al centrocampo anche di scaricare.

 

MARTINIELLO 5,5 – Insufficienza a causa delle due occasioni che andavano messe dentro, una salvata sulla linea e l’altra che ha colpito la traversa a colpo sicuro. Però l’attaccante c’è, è reattivo, prova ne è l’ennesimo gol ancora su cross dalla profondità di Zoboletti annullato, anche se le immagini non chiariscono se è fuorigioco. Beneficia dell’ingresso di Tomassini mentre con Fabbrini non entra in sintonia. Forse, vista la situazione, sarà il caso di provare assieme le due “bocche di fuoco” rossoblù.


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