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Primi piatti bio, verdure e spreco alimentare: ecco come cambia la mensa a scuola

SAN BENEDETTO - Primo incontro con la nutrizionista dell'Ast per definire il menu dell'anno prossimo. L'idea è di formare i genitori degli alunni che fanno parte della commissione mensa
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Mensa scolastica: tante le modifiche in vista

 

di Giuseppe Di Marco

 

La mensa scolastica dirà addio ai primi piatti bio? E’ solo uno degli argomenti che sono stati trattati nell’incontro fra l’Amministrazione comunale e la nutrizionista dell’Ast per capire come migliorare il servizio a partire da ottobre.

 

Sembrerebbe un dettaglio di poco conto, ma non è così: da alcuni anni il Comune ha deciso di acquistare prodotti biologici, che quindi dovrebbero garantire qualità ad alunni e genitori. Ma il fatto, riscontrato da diverse famiglie, è che la pastasciutta biologica tenderebbe a scuocersi anche se in fase di preparazione vengono rispettati i tempi di cottura. Il problema, quindi, è evidente: se i bambini non gradiscono la pasta, non la mangiano.

 

L’idea di abbandonare la pasta bio, però, è stata sconsigliata dall’esperta dell’Azienda Sanitaria, proprio perché rappresenterebbe un nutriente importante per i piccoli studenti. Altro aspetto che è stato toccato nell’incontro del 21 marzo è quello della commissione mensa: questa esiste già, ma il Comune ha intenzione di istituzionalizzarla. Come? Proponendo percorsi di formazione fra i genitori, così che questi possano acquisire conoscenze e competenze utili a giudicare correttamente il menu.

 

Nella riunione si è parlato anche di tutti quegli alimenti che solitamente non piacciono ai ragazzi, ma che devono rimanere nella proposta della mensa per rispettare i dettami di un’adeguata nutrizione. Si tratta, ad esempio, delle ministre con i legumi, di certi tipi di pesce o della frutta. Questi non verranno stralciati dal menu, ma probabilmente verranno proposti in un veste differente, così da risultare maggiormente appetibili per gli alunni. Infine, per ridurre lo spreco alimentare, verrà consegnato pane già affettato

 

Al di là della proposta alimentare, l’Amministrazione comunale sta per deliberare un nuovo passo verso l’esternalizzazione del servizio. Questo, a partire da ottobre verrà commissionato all’esterno per quanto riguarda il personale, mentre l’approvvigionamento delle derrate alimentari diventerà appannaggio delle cooperative solo a partire dal 2025.


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